Da quasi due anni abbiamo il cervello mitragliato dai numeri. Quello dei contagi giornalieri, quello dei vaccinati, dei posti occupati in terapia intensiva. Ed è come se le cifre non ci facessero più effetto. Troppe, troppo spesso, siamo anestetizzati. Poi arriva l'ultimo conteggio, messo a punto dalla Johns Hopkins University e in linea con i dati Oms: i morti per Covid, dice, hanno superato i cinque milioni nel mondo. Per la precisione sono 5.002.179, che scritto per esteso forse rende più l'idea.
Per la nostra mente non è esattamente semplice dare una dimensione a 5 milioni. Non lo sarebbe se si trattasse delle palline di un pallottoliere, figuriamoci se è la somma di nomi, di famiglie spezzate, di vite spente in una manciata di giorni. Per dare senso a quel numero, possiamo pensare che la media dei morti per Covid è stata di 197mila persone ogni giorno. E non serve la dottrina dei super informati che puntualizzano: «Eh, ma un contro è morti per Covid e un conto di Covid». Sono sempre 5 milioni di persone, che equivale a cancellare l'intero stato di Singapore dalla cartina geografica. Tra le vittime, 1,5 milioni erano genitori di bambini rimasti senza mamma o senza papà.
Giusto per rispondere a chi sostiene: «Tanto il virus non colpisce i bambini». Li colpisce, a mondo suo, ma li colpisce. Molti Paesi, tra cui quelli africani e l'India, non hanno un sistema accurato per conteggiare i decessi, mentre si nutrono dubbi sull'attendibilità delle statistiche fornite da Paesi come la Russia. Secondo Denis Nash, epidemiologo citato dal New York Times, il reale numero dei decessi potrebbe essere almeno il doppio. Quello che fa male è anche vedere come la vera strage dei 5 milioni di morti (su 250 milioni di contagi) sia stata soprattutto in Sud America, dove la gente è tanta e i vaccini arrivati sono pochi. Le dosi di vaccino somministrate sono state invece 7 miliardi ed hanno evitato che quel numero fosse ancora più pesante. Secondo la Johns Hopkins, in Italia i morti per Covid sono oltre 132mila. Le dosi di vaccino somministrate nel paese sono oltre 89 milioni.
Cosa ci aspetta nei prossimi mesi? Altri numeri da paura? Per capirlo dobbiamo guardare anche a quello che sta accadendo oltre confine. Ad esempio in Austria, dove i ricoveri in terapia intensiva si avvicinano a 300, soglia oltre la quale scatteranno ulteriori misure restrittive, a cominciare dall'accesso ai ristoranti solo ai vaccinati e ai guariti. I numeri dei contagi peggiorano anche nei paesi dell'Est Europa, complice il basso tasso di vaccinati. Con il +4% dei casi e il +5% dei morti in una settimana, l'Europa si aggiudica la maglia nera dall'Oms.
Clamoroso il caso dell'Ucraina, con il +43% dei casi, e della Russia che - in base ai dati comunicati - è a +15%, al pari del Regno Unito. Il ministro della Salute Roberto Speranza confida nello scudo vaccini «che ci mette al riparo da quanto sta accadendo nell'Est Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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