Renzi dovrà pagare all'Ue una multa da 20 milioni per i rifiuti campani

Nuova tegola sul governo. Nel 2014 la maxi multa da 40 milioni di euro per le discariche illegali. Oggi la Corte di giustizia europea torna a colpirci

Renzi dovrà pagare all'Ue una multa da 20 milioni per i rifiuti campani

Una nuova multa salatissima. E sempre per colpa della pessima gestione dei rifiuti in Campania. La Corte di giustizia europea ha condannato l'Italia a sborsare 20 milioni di euro per il mancato adeguamento alle regole europee del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti. "La multa - minacciano i giudici della Corte - sarà maggiorata di 120mila euro per ogni giorno di mancata applicazione delle regole dal giorno della sentenza".

Per gli stessi motivi la Corte di giustizia europea aveva già condannato l’Italia nel marzo del 2010. Dal momento che il Belpaese non ha messo in atto quella sentenza, la Corte ha inflitto al paese una multa, come prevede la procedura di infrazione Ue. Nonostante le migliaia di infrazioni avviate dalle istituzioni Ue contro gli stati membri, solo una decina si sono tradotte in multe, e soltanto a seguito di prolungate inadempienze. L’Italia ha già il primato negativo della multa più pesante mai inflitta dalla Corte, quella dello scorso dicembre sulle discariche illegali, per cui l’Italia è stata condannata a pagare un’ammenda forfettaria di 40 milioni di euro a cui sono previste aggiungersi penalità fino a un massimo di 42,8 milioni per ogni semestre che passerà dalla sentenza di dicembre fino alla messa in regola delle discariche illegali.

Nella sentenza di oggi la Corte di giustizia europea mette in evidenza il problema dell'eliminazione delle ecoballe nonché "il numero insufficiente di impianti aventi la capacità necessaria per il trattamento dei rifiuti urbani nella Regione Campania".

In una nota che accompagna la sentenza odierna, la Corte sottolinea poi che "tenuto conto delle notevoli carenze nella capacità della regione Campania di smaltire i propri rifiuti, è possibile dedurre che una siffatta grave insufficienza a livello regionale può compromettere la rete nazionale di impianti di smaltimento dei rifiuti". E sottolinea il rischio di "compromettere seriamente la capacità dell’Italia di perseguire l’obiettivo della autosufficienza nazionale nello smaltimento dei rifiuti".

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