La responsabilità impersonale

La responsabilità impersonale

A quel mal pensante e depensante di Di Battista, che grida a Salvini dal Guatemala in vacanza «restituisca il maltolto e rispetti i giudici» obietto che la Lega non è un'astrazione, ma un movimento politico fatto da persone. Ha una guida, Salvini, che è anche un simbolo. Anche le capre sanno che la responsabilità penale è individuale. Quindi è insensato chiedere a un'astrazione (la Lega) e parimenti a una persona, sia pure il capo (non indagato), la restituzione di danaro per cui altri sono stati condannati e non con sentenza definitiva (quindi, per la Costituzione, innocenti: non va dimenticato), e non lui. Con queste semplici argomenti si capisce che Di Battista non sa quello che dice, e che la Procura ha torto marcio. Dunque, di cosa stiamo parlando, se non di una sentenza politica? E intrinsecamente illegale perché stabilisce l'esecuzione di una condanna, sia pur pecuniaria, in assenza di una sentenza definitiva. È in grado di capirlo Di Battista, o dovremmo immaginare che, in caso di responsabilità penale di un esponente di Cinque stelle, per sottrazione di fondi, sia chiamato lui a pagare, ovvero il primo che passa perché iscritto allo stesso partito? Anche le pietre sanno che la «distrazione» attribuita al precedente segretario Bossi non supera i tre milioni.

Perché sequestrarne, allora, 49 di fondi leciti? E mentre Di Battista urla, Mattarella tace. Eppure non può dimenticare di essere stato nello stesso partito che vide condannato Severino Citaristi per finanziamenti illeciti e tangenti.

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