Atac, l'accusa dell'ex dg: "Forse ho toccato zone intoccabili"

Rettighieri lascia ma non risparmia accuse e parla di pressioni dall'alto

Atac, l'accusa dell'ex dg: "Forse ho toccato zone intoccabili"

Dopo le dimissioni dal ruolo di direttore generale dell'Atac, arrivate ieri, oggi Marco Rettighieri parla in un'intervista al Messaggero, sostenendo di essere "stato spietato ma giusto", seguendo quanto imparato quando lavorava con le Ferrovie.

"Ho segnalato alla magistratura tutte le anomalie che ho riscontrato", dice Rettighieri, spstenendo di avere fatto il suo dovere. "Certo non ci siamo divertiti. Anche se, sinceramente - aggiunge -, tante cose erano risaputi. Non siamo i geni della lampada".

"Alcuni si sono rivoltati contro", prosegue l'ex direttore generale della partecipata del trasporto pubblico romano, certo del fatto che in Atac sia molto forte "il potere di sindacati e politica" e di essere riuscito in parte ad "arginare quel sistema di cordate e clientele".

Rettighieri sostiene di avere mollato il colpo per via di ingerenze da parte

dell'assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Linda Meleo, che dal canto suo ribatte parlando di "una semplice richiest di informazioni", sostenendo che "le decisioni sui cambiamenti spettano esclusivamente al management".

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