Il revolver e la caduta: giallo sulla morte di un uomo e di una donna nel milanese

Lei è stata rinvenuta sul selciato, con un revolver accanto. Lui dentro l'abitazione con un foro di proiettile in testa: tutte le piste aperte

Il revolver e la caduta: giallo sulla morte di un uomo e di una donna nel milanese

Tragedia nel milanese, in via Arno 2 a Vanzaghello, dove una donna di 57 anni è stata trovata morta in strada mentre un uomo di 61 anni é stato trovato senza vita in casa, con un colpo di pistola alla testa. I ritrovamenti sono stati effettuati nel primo pomeriggio di oggi, sabato 11 giugno. Ai carabinieri è stato segnalato il corpo della donna riverso sul selciato. Accanto a lei è stata rinvenuta una pistola, più precisamente un revolver.

La prima ipotesi al vaglio è stata quella dell'omicidio-suicidio, che gli approfondimenti investigativi hanno confermato fosse quella giusta. La coppia, formata da italiani, era nota in zona. La pistola trovata accanto al cadavere della donna risulta essere regolarmente denunciata e di proprietà dell'uomo morto. L'uomo è stato ucciso con un colpo di pistola da Daniela Randazzo, 57enne di Busto Arsizio (Varese) e poi la donna si è tolta la vita sparandosi a sua volta sul balcone cadendo poi in strada.

Inizialmente gli investigatori hanno lavorato a una duplice ipotesi, quella dell'omicidio suicidio e quella del duplice suicidio ma alla fine sono arrivati alla conclusione che sia stata la donna a fare fuoco due volte, prima contro l'uomo e poi contro di sè. Erano circa le 15 quando una donna residente in via Arno 2, stesso civico delle vittime, ha telefonato al 112 per dare l'allarme. "Ho sentito degli spari, correte", poi un'altra persona ha telefonato, dicendo di aver trovato un cadavere in cortile. Secondo la sua testimonianza, stava spazzando il pavimento di cemento condominiale, tra il silenzio di un sabato pomeriggio della sua palazzina gialla nella zona residenziale di Vanzaghello, quando ha girato l'angolo e ha effettuato la prima macabra scoperta

I due non erano conviventi. Lui si chiamava Franco Deidda ed era un istruttore di tiro piuttosto conosciuto e apprezzato in città. Nell'appartamento di via Arno 2 viveva da solo, anche se era formalmente residente in un'altra città. I vicini di casa hanno riferito di non aver mai visto la donna trovata morta sul piazzale della palazzina. Cosa sia successo é ancora al vaglio degli inquirenti, il medico legale é arrivato sul posto per i primi rilievi intorno alle 18, mentre i carabinieri del Sis erano già al lavoro da qualche ora.

Visto il ritrovamento della possibile arma del delitto accanto alla donna, risultata regolarmente detenuta da Deidda, é ipotizzabile che la donna, forse al termine di una discussione, abbia colpito il 62 enne e poi sia corsa verso il terrazzo per spararsi cadendo poi nel vuoto con l'arma ancora tra le mani.

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