Rifiuti, appalti agli "amici": raffica di politici arrestati a Caserta

Un "sistema" consolidato assegnava appalti milionari del settore rifiuti a imprese "amiche" in cambio di denaro o appoggi

Rifiuti, appalti agli "amici": raffica di politici arrestati a Caserta

Sindaci ed ex sindaci del Casertano, funzionari pubblici, il presidente di un consorzio e noti imprenditori. Fanno tutti parte di un "sistema" consolidato che assegnava appalti milionari del settore rifiuti a imprese "amiche" in cambio di denaro o appoggi. Questa accusa ha portato in carcere il presidente della provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo (Forza Italia), diversi sindaci dei Comuni casertani e un comandante della polizia municipale.

Una serie di "utilità" in cambio di assegnazioni di appalti milionari nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Secondo la Guardia di Finanza, che ha seguito l'indagine, questo "sistema criminale diffuso" avrebbe ottenuto l'assunzione di amici e parenti, oltre a buoni benzina, auto di lusso e altri regali, in cambio dell'assegnazione degli appalti a una ditta della zona che si occupa di smaltimento rifiuti, il "Gruppo Termotetti". Ad essere finiti in manette insieme a Di Costanzo ci sono l'attuale primo cittadino di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello (Pd), l'assessore all'ambiente del Comune di Alvignano Simone Giannetti, l'ex primo cittadino di Casagiove, Elpidio Russo, il comandante della polizia municipale di Alvignano e il presidente del Consorzio di bonifica Sannio Alifano, Pietro Andrea Cappella. Le accuse sono pesantissime: si va dall'associazione a delinquere alla corruzione, alla turbata libertà di incanti.

Grazie alla posizione ricoperta all'interno delle pubbliche amministrazioni interessate, secondo i pm sammaritani, i destinatari dell'ordinanza avrebbero pilotato l'aggiudicazione di numerosi appalti a vantaggio del "Gruppo Termotetti", colosso imprenditoriale operante in vari settori e in varie regioni d'Italia, "il cui dominus - spiega la procura - si identifica nell'imprenditore originario di San Potito Sannitico, Luigi Imperadore". I reati ipotizzati sono turbata libertà degli incanti, corruzione di pubblici ufficiali per atti contrari ai loro doveri d'ufficio, tutti compiuti "nell'interesse o comunque a vantaggio della Termotetti".

Sotto la lente d'ingrandimento della Procura le gare d'appalto per l'affidamento del servizio di igiene urbana che la Termotetti è riuscita ad aggiudicarsi tra il 2013 e il 2015, nonché altre commesse pubbliche relative al settore del ciclo integrato dei rifiuti, nei Comuni di Alvignano, Piedimonte Matese e Casagiove.

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