La rivolta dei profughi: "Il cibo è scarso e cattivo"

A Udine un gruppo di immigrati ha inscenato una protesta contro i volontari del centro che li ospitava. Per sedare la rivolta sono dovuti intervenire i carabinieri

La rivolta dei profughi: "Il cibo è scarso e cattivo"

"Vogliamo più cibo, e più buono": con questa richiesta un gruppo di profughi ha dato vita, ieri sera, a una rivolta in un centro di accoglienza di Udine, scatenando una bagarre tale da richiedere l'intervento dei carabinieri.

Come racconta Il Gazzettino, circa cinque ospiti del centro profughi “Casa dell’Immacolata di don Emilio De Roja” hanno inscenato una protesta perché il cibo servito loro sarebbe stato, a loro dire, insufficiente e di scarsa qualità. La tensione è montata al punto tale da rendere necessaria una chiamata ai carabinieri, che sono intervenuti per sedare la protesta su richiesta dei volontari della Casa. Giunti sul posto, i militari hanno rassicurato i profughi, spiegando loro che il cibo servito dalla struttura caritativa è italiano e di eccellente qualità.

Episodi di questo genere non sono rari nei centri di accoglienza del nordest, dove sovraffollamento e difficili condizioni ambientali esasperano spesso simili situazioni di tensione.

Circa due settimane fa, i profughi ospitati in una struttura di Vittorio Veneto avevano inscenato un'altra protesta contro gli operatori del centro, rei di non aver installato la pay tv necessaria alla visione di una partita di calcio della Coppa d'Africa. Anche in quel caso per riportare la calma erano dovute intervenire le forze dell'ordine.

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