Cronache

Roma, 78enne operato per un tumore muore dissanguato: "Colpa dei medici"

Dopo il decesso dell'uomo, la moglie trova delle incongruenze nella cartella clinica. Per gli inquirenti sarebbe stata falsificata

Roma, 78enne operato per un tumore muore dissanguato: "Colpa dei medici"

Un uomo di 78 anni viene sottoposto a un'operazione chirurgica per l'asportazione della vescica. Ma, durante l'intervento, muore dissanguato. Per il pm la colpa sarebbe dei medici.

È successo nella clinica Villa Betania, a Roma. Come riporta Il Messaggero, nel marzo del 2017 Giulio De Cicco, malato di tumore da tempo, viene sottoposto a un'operazione per l'asportazione della vescica. Durante l'intervento qualcosa però va storto e il paziente muore sotto i ferri. A sospettare che i responsabili fossero i dottori è stata la moglie che, leggendo la cartella clinica, trova delle incongruenze.

Secondo la ricostruzione fatta dai pm e riportata dal quotidiano romano, durante l'intervento i medici avrebbero danneggiato una vena al 78enne, per poi eseguire in modo non adeguato l'intervento di sutura. Motivo per il quale si sarebbe verificata l'emorragia. Il pm che indaga sul caso attribuisce quindi la responsabilità a tre chirurghi e tre anestesisti della clinica. Secondo l'accusa, i primi non avrebbero prestato "la cura e l'attenzione dovute nel fronteggiare le emergenze terapeutiche sopravvenute nel corso di un intervento di cistectomia radicale". La colpa degli anestesisti sarebbe invece quella di non aver provveduto "ad effettuare un attento monitoraggio dei parametri vitali del paziente, che andava in arresto cardiaco".

Gli inquirenti ipotizzano anche che i medici abbiano falsificato la cartella clinica del 78enne.

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