Cronache

Nell'inchiesta sulle mascherine ora spunta pure lady Vatileaks

I pm romani indagano su una commessa di mascherine. Tra le figure indagate, c'è il nome di Francesca Romana Chaoqui, già nota per Vatileaks 2. Ma la donna parla subito di un errore

Nell'inchiesta sulle mascherine ora spunta pure lady Vatileaks

Francesca Romana Chaoqui, già nota alle cronache per via di Vatileaks 2, è interessata da una indagine dei pm romani riguardante forniture di mascherine. La notizia è emersa nel corso di queste ore. La pandemia ha fatto sì che i dispositivi di sicurezza divenissero necessari: conosciamo l'efficacia sul rallentamento della diffusione virale. Il commissario straordinario Arcuri è stato scelto anche per sanare il gap numerico che il Belpaese ha dovuto affrontare nel corso dei primi mesi.

E di mascherine si parla ormai dall'inizio della pandemia, non senza qualche accento su presunte e possibili storture, in funzione della distribuzione o del commercio che la precede. Una di queste storture potrebbe riguardare una maxicommessa su cui gli inquirenti si stanno concentrando. Il Vaticano questa volta non c'entra niente: è impegnato di questi tempi in un'altra bufera (quella sulla gestione dei fondi della segreteria di Stato). il nome della Chaoqui - tenendo in considerazione anche quanto appreso dalla agenzie - figura tra quelli degli indagati di un' inchiesta romana e non leonina.

Stando a quanto ripercorso dall'edizione odierna di Repubblica, per Francesca Romana Chaoqui sarebbe stata ipotizzata la ricettazione. Quella, dunque, la fattispecie individuata da chi indaga, per quanto la diretta interessata abbia parlato immediatamente di un errore, mentre l'indagine nel complesso avrebbe a che fare pure con altri possibili reati commessi da ulteriori indagati: si parla in questo senso di "traffico illecito d'influenze". Ma come sempre accade in questi casi bisognerà attendere gli esiti della fase inchiestistica e, nel caso di optasse per procedere, i processi. Fatto sta che la notizia sta facendo scalpore. Si fanno altri tre nomi: quello del giornalista Mario Benotti, quello di Antonella Appulo e quello di un ingegnere, Andrea Vincenzo Tommasi. Nello specifico, la Chaoqui avrebbe ricevuto 230 mila euro da Benotti. Su questo ed altri presunti movimenti si starebbe focalizzando l'attività degli inquirenti, mentre le società al centro di questa vicenda sarebbero tre.

Come premesso, la Chaoqui ha preso una posizione in cui viene rimarcata l'estraneità ai fatti che le sarebbero stati contestati: "Sono sbalordita, è tutto pazzesco. E un errore. Io curo la comunicazione e sono pagata per una attività lecita e alla luce del sole. Delle mascherine non so nulla. I pm mi convochino subito, chiarirò tutto: è un trauma", ha premesso la donna che papa Francesco aveva scelto per la commissione che doveva tagliare sui costi della Santa Sede. E ancora: "Sono sbalordita - ha continuato, parlandone con l'Adnkronos -. Io sono un fornitore di servizi per queste società. Nel senso che ne ho curato l'immagine: trovo il tutto surreale. Col mio avvocato - ha aggiunto - stiamo compulsando gli uffici della Procura per farmi ascoltare subito dagli inquirenti, e ' pazzesco. Io non so nulla - ha proseguito - della vicenda delle mascherine, ho un contratto di fornitura di pubbliche relazioni, di ufficio stampa e messa in onda nel canale YouTube 'Un democristiano in borghesè e niente altro. Io delle mascherine lo ho appreso dai giornali, curo solo l'ufficio stampa di questa società. Sono sconcertata dall'errore fatto". Insomma, Francesca Romana Chaoqui non avrebbe nulla a che fare con la vicenda delle mascherine, e lo rivendica.

Nel corso degli ultimi tempi, dopo la vicenda della "cacciata" del cardinal Angelo Becciu, che ha perso alcune delle sue facoltà da cardinale per volontà del pontefice argentino, la donna era stata in qualche modo accostata di nuovo a notizie relative al Vaticano. Erano infatti emersi dei messaggi che la stessa avrebbe mandato a Becciu: "L'unica cosa che può nuocerti davvero (gli affari con Tirabassi, Crasso, Mincione, a Zurigo ecc. con i soldi dell'obolo) la tengo per me - si legge sempre sull'Adnkronos - . Io non ti odio. Ascolta ti offro la pace per la seconda volta". Niente a che vedere con le mascherine, insomma.

Ma adesso la donna al centro di Vatileaks e delle vicende vaticane che hanno accompagnato soprattutto la prima fase del pontificato di Bergoglio è balzata di nuovo alle cronache.

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