Roma, metro in tilt, i macchinisti: "Mancano pezzi di ricambio"

A Roma la metro va in tilt: corse ridotte e tempi di attesa fino a 20 minuti. I macchinisti: "Mezzi fermi perché mancano i pezzi di ricambio"

Foto: Twitter
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Banchine stracolme e tempi di attesa biblici. Da qualche giorno spostarsi con la metropolitana, nella Capitale, è diventata un’impresa.

Il ritornello che si sentono ripetere gli utenti è sempre lo stesso: “il numero di treni circolanti è inferiore rispetto al programmato”. Per questo, nelle stazioni della Metro A, B e B1 si può aspettare un mezzo fino a 20 minuti. E, nell’attesa, tra i passeggeri infuriati accalcati sulle banchine si cercano i colpevoli. “Sciopero bianco” è la parola che salta di bocca in bocca e che ben presto approda anche su Twitter, dove sono molti gli utenti che parlano di una “mossa politica dei sindacati”.

Ma a fornire la motivazione dei ritardi è la stessa Atac, la quale precisa che il “numero di treni è inferiore perché alcuni sono in manutenzione per guasto”. Secondo il quotidiano La Repubblica, ieri, mentre Roma era bloccata dallo sciopero dei taxi, sarebbero stati almeno dieci i convogli rimasti fermi in deposito. Un numero sufficiente a mandare in tilt il servizio.

atac twitter

Con un volantino diffuso oggi tra i passeggeri sono i macchinisti, però, ad accusare i vertici dell’azienda. “Le attese prolungate sulle banchine metro e alle fermate dei bus” sono dovute alla “mancanza di pezzi di ricambio”, si legge nel comunicato. Una situazione, questa, “determinata da anni di sperperi e di cattiva gestione dell’Atac, saccheggiata dalla politica che ha sistemato dirigenti incompetenti ma strapagati, stampato biglietti clonati, elargito consulenze faraoniche e appalti milionari”, denunciano i dipendenti.

Nessuno “sciopero bianco”, insomma. Secondo i bene informati, dopo l’episodio della donna trascinata da un vagone della metro B alla Stazione Termini, ora i macchinisti non sono più disposti a transigere sulla “sicurezza”. Per questo, dicono i dipendenti dell’azienda dei trasporti capitolina a Repubblica, se “parabrezza, vetri e deflettori” sono difettosi, i treni restano in rimessa. I pezzi di ricambio, però, spesso non arrivano a causa dei “contenziosi” con i fornitori. Così, i ritardi si accumulano e i passeggeri sono costretti a viaggiare schiacciati come sardine. La colpa del “quotidiano malfunzionamento” del trasporto pubblico, secondo l'accusa formulata dai lavoratori nel volantino senza firma diffuso stamattina, è di quelli che “stanno seduti tranquillamente sulle loro dorate poltrone”.

volantino sindacati atac

E intanto a far discutere è anche la mancata attività di depolverizzazione nelle gallerie delle linee A e B. Le polveri che si sono accumulate nei tunnel e che non vengono rimosse dai mesi estivi, denuncia il sindacato Or.S.A.

Tpl, sono "potenzialmente nocive per la salute dei lavoratori e degli utenti". L'organizzazione sindacale ha presentato un esposto alla procura di Roma sulla vicenda, informando il presidente della commissione Mobilità del Campidoglio, Enrico Stefàno.

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