Roma, sabotata la Metro B: treni bloccati nelle gallerie

Interruzioni a catena, ritardi e blocchi lungo l'intera tratta; un grave atto vandalico alla fermata Termini paralizza la metro romana. Indaga la procura capitolina

Roma, sabotata la Metro B: treni bloccati nelle gallerie

Gente che pregava nei vagoni e altri che urlavano "Vuoi vedere che si è avverata la profezia dei Maya sulla fine del mondo?". Panico e anche un po' di ironia
tra i passeggeri: interruzioni a catena, ritardi pesanti e blocchi lungo l'intera metro B/B1. Questa mattina un grave atto vandalico alla fermata Termini ha paralizzato la metropolitana romana. "Ignoti hanno prima azionato e poi divelto l'interruttore di emergenza che si trova lungo la banchina - hanno spiegato all'Atac - provocando l'azionamento dei dispositivi di sicurezza generali che, per precauzione, hanno interrotto l'erogazione dell'energia elettrica sull'intera linea bloccando i treni nelle stazioni". La procura di Roma ha già avviato una inchiesta sulle interruzioni ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio.

Lavoratori nel caos, traffico in tilt e tanto nervosismo. Tutta dolpa di un atto vandalico che ha interrotto l'erogazione dell'elettricità sull'intera linea bloccando i treni nelle stazioni. Un convoglio diretto a Laurentina è rimasto fermo tra le stazioni di Tiburtina e Bologna per qualche minuto. L'azionamento indebito del sistema di emergenza ha provocato, quindi, interruzioni a catena, ritardi elevati e blocchi lungo l'intera metro B/B1 a partire dalle 8.30 e sino alla conclusione dell'intervento dei tecnici, i quali - nonostante la rapidità delle operazioni - sono stati costretti a sostituire integralmente l'apparato. Contro il grave atto di vandalismo l'Atac ha già presentato una denuncia alle forze dell'ordine mettendo a disposizione degli investigatori le immagini delle telecamere di videosorveglianza. "Siamo rimasti fermi all’interno dei vagoni chiusi per un quarto d’ora, ma non siamo mai partiti dalla stazione", hanno spiegato alcuni passeggeri appena usciti dalla stazione. In tanti si sono affollati per salire su autobus e navette. "Ormai è diventato più facile fare chilometri a piedi che in metro - ha protestato un’anziana - so che l’unica parte della linea attiva in questo momento è quella tra Castro Pretorio e Rebibbia".

"Se continua così - ha aggiunto un altro passeggero - chiederò i danni all’Atac perchè non è la prima volta che sono costretto a fare ore di ritardo al lavoro per colpa dei loro disservizi. Eppure pago regolarmente il biglietto".

Proprio per questo il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha subito chiesto all’Atac di indennizzare tutti i cittadini della Capitale consentendo per due giorni l’utilizzo totalmente gratuito dei mezzi pubblici, specie in questi giorni di festa.

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