Cronache

Ruba, devasta, picchia. Ma il tunisino resta a piede libero

Lo straniero, senza fissa dimora, sta mettendo letteralmente a ferro e fuoco Fucecchio. Il modus operandi dell'uomo - che non può essere arrestato perché non è mai stato colto in flagranza di reato - è pressoché identico: sfonda con un tombino le vetrate delle attività e le saccheggia. In un caso ha colpito con un pugno una commessa. Forza Italia chiede a gran voce il daspo urbano

Ruba, devasta, picchia. Ma il tunisino resta sempre a piede libero

Lo hanno soprannominato il bandito col tombino. Il soggetto in questione, un cittadino tunisino di 25 anni senza fissa dimora, sta mettendo letteralmente a ferro e a fuoco Fucecchio (Firenze) diventando l'incubo dei commercianti del paese toscano. Il modus operandi dell'uomo è pressoché identico: il nordafricano sfonda le vetrate delle attività utilizzando un tombino e facendo successivamente razzia di tutto quel che gli capita a tiro. Negli ultimi 3 mesi i colpi messi a segno dal furfante sono diventati veramente tanti, basti pensare che, solamente nell'ultima settimana, ha già fatto piazza pulita in due negozi differenti. Ma quel che probabilmente desta più clamore è che l'uomo, non venendo mai colto in flagranza di reato, non può essere arrestato, tutt'al più riceve la visita dei carabinieri (che ormai lo conoscono fin troppo bene) perché le telecamere di sorveglianza alcune volte riescono a immortalarlo.

Le manette ai polsi del tunisino sono scattate solamente una volta (peraltro appena pochi giorni fa) perché durante una delle sue solite attività la commessa di un negozio lo aveva sopreso mentre tentava di occultare una scatola contenente dei semi per il giardinaggio, ricevendo un tremendo pugno al volto dal delinquente e ferite giudicate guaribili in una settimana. L'uomo aveva poi tentato la fuga in bicicletta scovando riparo in una casa abbandonata, ma era stato comunque raggiunto dai militari che lo avevano condotto in caserma con l'accusa di rapina impropria. Questo l'unico arresto della sua "carriera" - almeno fino ad oggi - durato appena un giorno poiché in seguito alla direttissima è stato rimesso immediatamente in libertà.

Da più parti si stanno levando cori contro questa situazione diventata insopportabile, coi commercianti della zona a dir poco terrorizzati. Patrizia Cicalini, vicepresidente del centro commerciale naturale di Fucecchio, non le ha mandate di certo a dire, ribadendo di aver chiesto più e più volte al comune più controlli del territorio. Cicalini ha concluso il suo intervento sollevando una questione particolarmente significativa: secondo lei infatti "In paese si è diffusa una vera e propria paranoia, perché nessuno sa cosa aspettarsi. Il rischio è che qualche commerciante reagisca e vada oltre".

Anche la politica è intervenuta nel merito della questione. Forza Italia, tramite i consiglieri comunali Simone Testai e Sabrina Ramello, ha chiesto il daspo urbano per il tunisino: "Abbiamo presentato un’interpellanza, per capire se sono stati presi nei confronti del pluricriminale i provvedimenti previsti dal decreto sicurezza".

I due forzisti hanno concluso il loro intervento ricordando che i fucecchiesi sono stanchi di questa situazione e che le autorità devono assolutamente intervenire prima che ci scappi il morto.

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