Coronavirus

Festini, schiamazzi e musica. La "quarantena" dei migranti a Treviso

Schiamazzi e musica a palla nella notte all'interno dell'ex caserma Serena di Treviso, dove sono ospitati 137 migranti positivi e 300 sono in quarantena

Festini, schiamazzi e musica. La "quarantena" dei migranti a Treviso

Quello dell'ex caserma Serena di Treviso è ormai un caso nazionale. Nei giorni scorsi è diventato il più grande focolaio di Covid del Paese con quasi 140 contagiati tra i richiedenti asilo e 300 persone, tra migranti e operatori, messi in quarantena per evitare il rischio di diffusione del contagio. Alla notizia dell'isolamento obbligatorio, con minaccia di istituzione della zona rossa da parte del sindaco, tra i richiedenti asilo si è scatenata la rivolta, sedata dalle forze dell'ordine.

I numeri dei contagi sono inevitabilmente in aumento all'interno dell'ex struttura militare, diventata ormai un centro di accoglienza, ma questo pare non abbia demoralizzato gli stranieri ospiti al suo interno.

Ecco, quindi, che sabato sera nell'ex caserma Serena si è scatenata una vera e propria festa, come per primo ha riportato La Tribuna di Treviso. Pare non sia la prima volta che nel centro migranti alle porte di Treviso vengano organizzate serate con la musica a tutto volume. Le volte precedenti i cittadini della zona hanno sempre lasciato correre ma non stavolta. Alle 2 del mattino ancora si sentivano schiamazzi e musica anche all'esterno dell'ex caserma. Così i residenti hanno deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine, chiedendo il loro intervento. Sono state diverse le chiamate tra la notte di sabato e domenica, prima che i carabinieri arrivassero nell'area dell'ex caserma Serena per capire cosa stesse succedendo al suo interno. Alla fine la musica è stata spenta quando erano ormai le tre del mattino, tra la rabbia degli abitanti.

Tutto questo ha inevitabilmente scatenato la rabbia del sindaco di Treviso Mario Conte. Il primo cittadino, ai microfoni di Treviso Today, ha espresso il suo disappunto per come si sta gestendo la situazione dell'ex caserma Serena: "Noi stiamo facendo pelo e contropelo ai nostri cittadini sul rispetto delle regole, sul distanziamento sociale, sulla nuova gestione degli ambienti lavorativi. Poi ci rendiamo conto che all'interno di strutture gestite direttamente dal Ministero queste regole base, come la sanificazione delle mani, l'uso della mascherina e il distanziamento sociale, non vengono rispettate". Il riferimento è inevitabilmente agli schiamazzi dello scorso weekend, per i quali sono arrivate lamentele anche al sindaco: "Anche domenica sera ho ricevuto molte lamentele dei residenti in merito ad una festa notturna, con musica e balli, proprio all'interno del centro di accoglienza. Allora, questi non sono dei bei messaggi che escono dalla caserma, soprattutto in un momento nel quale ci sono sentimenti di delusione e arrabbiatura".

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