Salento, in fiamme stabilimento balneare

A Porto Cesareo, in provincia di Lecce, tra i principali centri balneari, è il secondo caso in pochi giorni. Si teme la mano della criminalità organizzata

Salento, in fiamme stabilimento balneare

Un nuovo stabilimento balneare incendiato a Porto Cesareo, una delle mete turistiche del Salento. Il secondo in undici giorni. Dopo l’«Oasis» è stata la volta di «Spiaggia del Conte». Ed è allarme per le strutture di uno dei centri più importanti del turismo salentino, conosciuto anche oltre i confini nazionali e meta ambita delle vacanze.
Uno dei soci dello stabilimento è l’ex senatore del centrosinistra Antonio Gaglione, cardiologo, già sottosegretario al ministero della Salute durante il secondo governo Prodi (2006-2008). La notizia è stata pubblicata con evidente risalto dai media regionali pugliesi che insistono sull'allarme sicurezza. Secondo le prime indagini, pare infatti trattarsi di incendi di natura dolosa. Ed intanto si diffonde il timore che questi attentati possano ripetersi. Fortunatamente, se di fortuna si può parlare, i due roghi sono stati appiccati a fine stagione. Ieri, infatti, la "spiaggia del conte" era chiusa.
Intanto si diffonde la paura tra i residenti della zona anche in prospettiva di accoglienza turistica per quanto la stagione estiva sia ormai lontana. Perchè dove ci sono gli stabilimenti, nella nota località balneare di Punta Prosciutto punta di diamante nell'area di Porto Cesareo, sussistono anche alcune ville abitate, tra ulivi e muretti a secco con vista mare.
Subito sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Veglie (in provincia di Lecce) e i carabinieri.

Ora si contano i danni perchè l'intero stabilimento è andato distrutto.
Le cause, come si diceva, sono in corso di accertamento. I soci del lido sono sicuri si tratti di un attentato. E l'ombra della criminalità si allunga inquietante.

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