Cronache

Saluto fascista a Marzabotto, il Comune si oppone all'archiviazione

Il Comune di Marzabotto chiede l'annullamento dell'archiviazione per il calciatore che fece il saluto fascista lo scorso novembre

Saluto fascista a Marzabotto, il Comune si oppone all'archiviazione

La memoria degli innocenti trucidati dai nazisti non si infanga. Così il Comune di Marzabotto, in provincia di Bologna, ha presentato tramite il proprio avvocato un reclamo contro l'archiviazione deliberata dalla magistratura per il caso del calciatore Eugenio Luppi, che a novembre 2011 aveva esultato con il saluto fascista proprio nel paese della strage durante una partita di calcio.

Il 26enne calciatore della squadra 65 Futa era stato indagato per apologia di fascismo venendo però archiviato dietro richiesta della stessa procura. Certo non si poteva equivocare il significato politico del suo gesto, anche perché sotto la divisa di gioco Luppi indossava una maglietta della Repubblica di Salò: difficile sostenere che volesse semplicemente salutare un amico in tribuna. Nonostante questo, però, il giudice per le indagini preliminari incaricato di seguire il caso ha ritenuto che nel gesto del calciatore non vi fosse "nessun pericolo per l'ordinamento democratico."

Una decisione contro cui ora si oppone il Comune di un paese martire della violenza nazifascista, chiedendo l'annullamento del decreto di archiviazione: "si chiede al Tribunale di valutare la violazione del principio del contraddittorio", ovvero "il non averci avvertito della richiesta di archiviazione", argomenta il legale del Comune.

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