Cronache

Salvini cita frase del Ventennio. La sinistra sbraita: "Nostalgico"

La sinistra all'attacco di Salvini per un post su Facebook: "Leggerla nel giorno del compleanno di Mussolini testimonia la volontà di Salvini di sdoganare uno degli slogan principe del Fascismo"

Salvini cita frase del Ventennio. La sinistra sbraita: "Nostalgico"

È bastato un tweet per scatenare l'attacco della sinistra. Oggi Matteo Salvini, pubblicando una notizia sugli attacchi che gli sono arrivati negli ultimi giorni, ha commentato con un laconico: "Tanti nemici, tanto onore".

A pochi è sfuggita l'assonanza con le frasi tipiche del Ventennio. E visto che oggi si celebra l'anniversario della nascita del Duce, da sinistra sono subito partiti gli attacchi contro il ministro dell'Interno.

"Che il ministro dell'Interno citi una frase di Benito Mussolini, proprio il giorno della nascita del dittatore che portò l'Italia alla rovina, la dice lunga sulla sua cultura politica, sul suo rispetto della Costituzione e della Repubblica italiana nata dalla Resistenza antifascista. Da oggi lo potremo definire non solo razzista ma anche un nostalgico del fascismo", scrive in una nota il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali. "Può stare certo - prosegue l'esponente di Leu - che continueremo con ancora più determinazione a combattere le sue idee e le sue scelte pericolose per l'Italia". Poi un attacco ai grillini: "I suoi alleati di governo del M5S assistono silenti o compiacenti - conclude Fratoianni - a questo cupio dissolvi della democrazia italiana. Ma forse da chi pensa che democrazia e Parlamento vadano superati non c'è da stupirsene".

E sempre da Leu arrivano anche le polemiche di Federico Fornaro, capogruppo alla Camera. "L'espressione 'tanti nemici tanto onore' appartiene storicamente alla retorica propagandistica di Benito Mussolini", dice. "Leggerla oggi sul profilo Twitter del ministro dell'Interno testimonia la volontà di Salvini di sdoganare non soltanto uno degli slogan principe di Mussolini, ma al tempo stesso di lanciare un messaggio chiaro alla destra estrema a riconoscersi nel nuovo Duce, il condottiero impegnato nella battaglia contro i migranti".

E poi un appello a Conte: "Cosa attende ancora per richiamare pubblicamente Salvini al suo ruolo istituzionale di ministro dell'Interno, totalmente incompatibile con slogan di questo genere?".

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