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Salvini, stai attento: proveranno a distruggerti

C'è da aspettarsi che 5Stelle e Pd scatenino contro la Lega un'offensiva: per sconfiggere un nemico, prima lo denigrano, poi lo infangano

Salvini, stai attento:  proveranno a distruggerti

Esiste una reale possibilità che nei prossimi anni la Lega, se resta unita, possa diventare il primo partito italiano. Può vincere contro i Cinque Stelle perché ha un modello di Stato, una concreta capacità amministrativa e (almeno per ora) un capo carismatico.

Io ho conosciuto la Lega dalle origini, da quando avevo una casa a Biandronno, vicino a Gemonio, dove andavo a casa di Bossi, insieme a cui ho lavorato. E so per certo che il modello che essi avevano in mente era un Paese libero e ordinato come la Svizzera. Bossi pensava che questo modello fosse applicabile solo al Nord, ma questo implicava la frattura del Paese; Salvini con i suoi l'ha pensato per tutta l'Italia, ha convinto il popolo e portato la Lega dal 4 al 17%. Poi ha avuto l'audacia di accordarsi con i Cinque Stelle, un movimento strutturalmente e ideologicamente fortissimo, ma senza un disegno dello Stato e più sprovveduto nel governo delle comunità locali e delle Regioni. E poiché la Lega rischia di vincere la partita c'è da aspettarsi che tanto i Cinque Stelle quanto il Pd scatenino contro la Lega e contro Salvini e (indirettamente) contro il centrodestra una di quelle offensive di diffamazione devastanti che sono la specialità della sinistra e dei suoi intellettuali. Essi, per sconfiggere un nemico, prima lo denigrano, poi lo accusano di ogni ignominia, lo infangano. È così che hanno fatto con Berlusconi.

Ed è per questo che io invito gli amici della Lega, che forse non si rendono ancora conto del pericolo, a proteggersi in anticipo da questo attacco che mirerà a dividerli e a screditarli ferendo a morte il centrodestra di cui essi sono la punta più avanzata. Li invito perciò a restare uniti, a non mostrare all'esterno dissensi, e a creare un vero centro di controinformazione e dei solidi capisaldi nella stampa amica e nell'alta cultura.

È una vera e propria campagna quella che vi propongo e ringrazio il Giornale per avere ospitato e condiviso questo appello.

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