Una banale presa in giro da parte di alcuni bimbi ha fatto scattare l'eritreo. Agli scherzi ha risposto con le sassate. Per difendere i piccoli, che sono corsi dai genitori a raccontare quanto accaduto ieri sera, in via del Frantoio, al Tiburtino III, è scoppiato un parapiglia tra un gruppo di residenti e i migranti ospiti del centro accoglienza. In queste ore i carabinieri sono al lavoro per accertare quanto accaduto la scorsa notte. "È sintomo di una situazione di estrema tensione che provoca la circolazione di notizie spesso infondate che generano confusione e contribuiscono a minare la pacifica convivenza di tutti", denuncia la Croce Rossa di Roma sottolineando, però, che il migrante "non è ospite del centro già dalla fine di luglio scorso".
La procura di Roma ha aperto un fascicolo e indaga per tentato omicidio in merito al caso dell'eritreo accoltellato durante una lite scoppiata al Tiburtino Terzo tra migranti e residenti del quartiere della periferia est della Capitale. Sui fatti, avvenuti la notte scorsa, il pm Alberto Galanti è in attesa di un'informativa di polizia giudiziaria. Nel frattempo è stato nominato un interprete in modo da consentire agli investigatori di ascoltare il migrante, che non parla italiano. Secondo quanto accertato finora, sembra che tutto sia partito quando l'eritreo, un 40enne incensurato descritto dai conoscenti come "una persona un po' svitata ma non aggressiva", ha lanciato un sasso verso alcuni bambini di appena 10 anni che giocavano in strada e che lo stavano prendendo in giro per la sua mania di raccogliere i mozziconi di sigaretta.
Nessuno dei ragazzini sarebbe stato ferito. Anzi, secondo quanto riferito, la sassata sarebbe andata a vuoto. Ma uno dei bambini avrebbe poi raccontato quanto accaduto alla madre, una donna con problemi di alcol e droga che immediatamente, addirittura scalza, si sarebbe lanciata alla ricerca del migrante eritreo nei vari centri di accoglienza presenti in zona. Durante le ricerche, la donna avrebbe fatto "proseliti" tra alcuni residenti del quartiere incontrati per strada, arrivando poi al centro di via del Frantoio dove si trovava il 40enne eritreo.
"Pensavamo fosse in atto una spedizione punitiva nei nostri confronti", hanno raccontato gli immigrati del centro.
Nel parapiglia che ne è seguito, l'eritreo è uscito con una ferita alla spalla, una specie di "puncicata", come quelle diventate tristemente famose fuori dallo stadio Olimpico negli scontri tra tifosi. Le forze dell'ordine, attraverso testimonianze, stanno cercando di risalire al responsabile del ferimento, mentre il 40enne eritreo è stato portato all'ospedale Pertini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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