Storie di ordinaria follia sono state raccontate dalle Iene, nella puntata andata in onda ieri sera. Storie di donne "schiave dell'Isis", rapite dai guerriglieri nel Kurdistan iracheno.
C'è chi è stata costretta a sposare l’uomo che ha ucciso il padre e il fratello. Chi è stata buttata giù dal primo piano, con gli occhi bendati, per essersi ribellata al tentativo di violenza su due compagne, una di 12 e l’altra di 14 anni. E c'è ancora chi è stata picchiata e presa a bastonate se rifiutava il sesso.
Le donne intervistate sono ovviamente quelle riuscite a ribellarsi. Hanno raccontato di un capannone in cui erano in 1500: "Eravamo spaventatissime, non riuscivo a controllarmi e stavo impazzendo", ha detto una di loro. "Ci minacciavano dicendo che avrebbero ucciso tutti i nostri uomini. Non ci facevano uscire, non ci davano da mangiare, eravamo sotto controllo giorno e notte", ha spiegato un'altra.
Hanno raccontato delle violenze, anche con scosse elettriche sulla testa. Del suicidio di una compagna che non ha retto tutta la pressione fisica e psicologica. Avevano paura pure dell'acqua utilizzata per lavarsi, perchè "Nelle tubature mettevano il gas, per stordirci». Le ex prigioniere hanno raccontato di uomini che piombavano nel capannone in piena notte, spalancavano la porta e sceglievono chi portar via, trascinandola per capelli. Diventavano così "merce" che veniva venduta a uomini che da Mosul andavano lì appositamente per comprarle e rivenderle. Le ragazzine più giovani avevano addirittura 8 anni. Un'ertà che, per i terroristi era considerata quella giusta perchè diventassero le loro mogli.
Nel servizio andato in onda ieri sera su Italia Uno, sono state mostrate anche le riprese di uno di quei "mercati delle schiave", con gli uomini pronti ad acquistarele per 300 dollari, a scambiarle con una pistola, a spendere 200 dollari in più pur di avere una "schiava" con gli occhi azzurri.
Ora i terroristi del sedicente Stato Islamico hanno stabilito un prezzo fisso per ogni donna: 10 mila dollari. "Purtroppo le donne che ora sono schiave rappresentano un grande business per loro- ha sottolineato la donna- il mondo sa, e non fa nulla".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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