La scrittrice che vuole la taglia di Bin Laden

Maria "Mary" Pace avrebbe segnalato il covo dello sceicco del terrore al Pentagono senza però ottenere la ricompensa che le sarebbe spettata

La scrittrice che vuole la taglia di Bin Laden

Il covo di Bin Laden in Pakistan sarebbe stato scoperto da una scrittrice e sedicente ex 007 italiana Maria "Mary" Pace. La donna, che ora rivendica i 25 milioni di dollari di taglia che l'America aveva messo sulla testa dello sceicco del terrore, afferma di aver indicato nel 2003 alla Digos di Frosinone - provincia in cui risiede - la zona del rifugio del capo di Al Qaeda in Pakistan, molto vicino a dove venne poi individuato e ucciso dai corpi speciali Usa nel maggio 2011, ad Abbottabad.

Secondo il ministero dell’ nterno italiano l’informazione venne passata come da prassi agli alleati statunitensi attraverso l’ambasciata Usa a Roma. Pace, 70 anni, autrice di libri tra gli altri sui casi Priebke e Pecorelli, ha detto di aver ricevuto l’informazione da Guido Giannettini, ex "agente Zeta" dell’intelligence militare italiana, imputato e assolto nel 1982 per la strage di Piazza Fontana.

Giannettini, morto proprio nel 2003, negli ultimi anni sarebbe diventato amico e confidente della scrittrice. Il Tribunale civile ha dichiarato il governo di Washington contumace venerdì scorso, ha reso noto il legale di Pace, Giorgio Taormina, che era stato autorizzato a notificare gli atti agli Stati Uniti attraverso il ministero degli Esteri italiano.

Ma il governo Usa non ha mai mostrato l’intenzione di partecipare al procedimento. Il ministero degli Interni è invece rappresentato dall’Avvocatura dello Stato.

"La prossima udienza si terrà il 3 febbraio 2016 e procederemo con l’istruttoria", ha detto Taormina, che rappresenta Pace assieme al padre Carlo, noto penalista ed ex deputato di Forza Italia.

Il primo passo dovrebbe essere l’audizione dei due funzionari della Digos di Frosinone che ricevettero l’informazione sul covo di Bin Laden.

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