Se il Vesuvio eruttasse gli sfollati napoletani andrebbero in Veneto

Redatto il protocollo di intesa tra Veneto e Campania: in caso di eruzione del Vesuvio, i napoletani saranno accolti in Veneto

Se il Vesuvio eruttasse gli sfollati napoletani andrebbero in Veneto

"Vesuvio lavali col fuoco", si cantava una volta. Ora, invece, anche dal Nord arriva la solidarietà verso tutti i napoletani che potrebbero subire conseguenze, in caso di un'eruzione da parte del Vesuvio.

Dopo la cancellazione della Padania dal simbolo della Lega, in favore dell'intero stivale, ora iniziano a cancellarsi anche le divisioni Nord e Sud e iniziano a nascere i primi protocolli di intesa. Come quello che è stato stipulato tra la giunta del Veneto e l'amministrazione regionale della Campania e i Comuni di Napoli, Sant'Anastasia e San Giuseppe Vesuviano. L'intesa prevede che, in caso il Vesuvio eruttasse e la popolazione venisse sgomberata, verrebbe accolta anche nel Veneto, grazie a una "pianificazione di emergenza per rischio vulcanico del Vesuvio e dei Campi Flegrei", secondo quanto recita la delibera della giunta regionale veneta, approvata il 18 giugno.

La delibera è stata approvata su relazione dell'assessore alla protezione civile, che prevede l'evacuazione cautelativa "ai fini della salvaguardia della vita delle persone che vivono alle falde del Vesuvio e nell'area dei Campi Flegrei", in caso il Vesuvio riprendesse la sua attività.

Sarebbe questa "l'unica misura di salvaguardia della popolazione della "Zona rossa" dell'area vesuviana". Una volta evacuata la popolazione, è prevista "l'elaborazione di una specifica pianificazione regionale per il trasferimento e l'accoglienza della popolazione da assistere".

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