Coronavirus

Sea Watch: "Un gommone rovesciato tra Malta e Tripoli"

L'ong tedesca denuncia: "Quattro gommoni in mare, uno si è rovesciato. Ci sono molte vittime"

Sea Watch: "Un gommone rovesciato tra Malta e Tripoli"

Con l'arrivo della primavera ripartono senza sosta i flussi dei migranti verso l'Europa - e l'Italia -. Nemmeno l'incubo del coronavirus ferma i trafficanti di uomini.

Così, nel giorno di Pasqua, un gommone carico di migranti si sarebbe rovesciato nel Mediterraneo, al largo tra Tripoli e Malta. La denuncia arriva su Twitter dall'ong tedesca Sea Watch che parla in realtà di almeno quattro carrette del mare avvistate in mare: "Lasciati morire soli nel giorno di #Pasqua da un'Europa che parla a vuoto di solidarietà verso le persone che soffrono", dicono gli attivisti, "250 persone erano alla deriva da ieri su 4 gommoni. Oggi avvistamenti @Frontex li riportano ancora in mare e uno capovolto. Naufragato con le persone a bordo".

La notizia arriva nel giorno in cui l'Italia ha deciso di garantire assistenza ai migranti a bordo della Alan Kurdi, fermo a poche miglia dalle acque territoriali italiane. La nave - assicurano dal Viminale - resterà in mare fino a che non sarà finito il periodo di quarantena che permetterà di scongiurare la presenza del virus. Il Ministero dell'Interno sarebbe già in trattativa con la Germania per il ricollocamento dei migranti. Probabile, quindi, che le persone raccolte dalla ong vengano fatte comunque sbarcare in Italia per poi essere trasferite.

Intanto non si arrestano nemmeno gli sbarchi clandestini: oggi a Pozzallo sono approdati circa 100 migranti dopo che nei giorni scorsi all'interno dell'hotspot è stato trovato un 15enne egiziano positivo al virus.

Per loro - tutti uomini provenenti da Eritrea, Somalia, Ciad, Sudan e Bangladesh in sostanziale buona salute - si aprono le porte di una struttura di accoglienza tra Comiso e Chiaramonte, dove saranno identificati e dove trascorreranno un periodo di quarantena.

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