Coronavirus

Si può andare nelle seconde case? Ecco le nuove regole

Dal 26 aprile ci si potrà recare nelle seconde abitazioni con amici e parenti, purché site in zona gialla o arancione

Si può andare nelle seconde case? Ecco le nuove regole

Da lunedì 26 aprile ci saranno diverse novità contenute nel nuovo decreto legge, anche per quanto riguarda gli spostamenti nelle seconde case. Intanto anche i minori, a eccezione di quelli di età inferiore ai due anni, dovranno fare il tampone per potersi spostare per turismo tra regioni arancioni e rosse. Verrà infatti applicato l’articolo 51, comma 8, del Dpcm, secondo il quale: “Ai fini dell’ingresso nel territorio nazionale, i bambini di età inferiore ai due anni sono esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico”. Per tuti gli altri tampone obbligatorio eseguito nelle 48 ore precedenti al viaggio, se non si hanno gli altri requisiti richiesti per potersi spostare: vaccinazione completa ultimata o certificato che attesti la guarigione dal Covid.

Cambia qualcosa per le seconde case?

Sì, qualcosa cambia per raggiungere le seconde case. Da lunedì 26 aprile sarà possibile andare nelle seconde abitazioni, purché site in zone gialle o arancioni, anche accompagnati da amici o parenti. Stando però attenti a non superare il numero di quattro persone. Per quanto riguarda invece le seconde case situate nelle zone rosse, sarà sempre possibile raggiungerle, a patto che vi si rechi solo il nucleo familiare e che l’abitazione sia disabitata. Attenzione però, sarà sempre consentito raggiungere le seconde case anche se queste si trovano in fascia arancione o rossa, a patto che non vi siano ordinanze regionali diverse da tenere d’occhio, per non rischiare di dover pagare sazioni.

Il Pass verde

Si tratta di un documento che servirà per spostarsi tra le regioni rosse e arancioni per turismo. Non ci saranno infatti limitazioni per gli spostamenti tra regioni gialle. Il pass attesterà che la persona ha uno dei requisiti necessari per poter andare in un’altra regione. Ovvero la vaccinazione completa, una guarigione dal Covid o un tampone antigenico o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio. Come detto precedentemente tutti, a eccezione dei bimbi sotto i 2 anni, dovranno sottoporsi al test. La certificazione verrà rilasciata dalla struttura che ha provveduto a fare la vaccinazione, da quella che ha effettuato il tampone, comprese le farmacie, oppure, in caso di guarigione dal Covid, dall’ospedale dove si è stati ricoverati o dal medico di medicina generale qualora non vi sia stata ospedalizzazione.

Qualosa ci si debba invece spostare tra regioni arancioni o rosse per motivi di lavoro, salute o urgenza, basterà invece compilare la solita autocertificazione da mostrare alle forze dell’ordine in caso di controllo.

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