Cronache

Sequestrate a Bari oltre 8mila confezioni di cosmetici contraffatti

Un imprenditore cinese è stato deferito per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione

Sequestrate a Bari oltre 8mila confezioni di cosmetici contraffatti

Nell'ambito della costante attività di controllo economico del territorio volta alla repressione dei traffici illeciti coordinata dal I Gruppo della Guardia di Finanza di Bari, sono state sequestrate dai militari del dipendente Nucleo Operativo Metropolitano oltre 8.000 confezioni di prodotti cosmetici contraffatti. A questi si aggiungono profumi di famosi griffe con impressa la dicitura "Tester-Vietata la vendita". La merce era venduta presso una ditta di commercio all'ingrosso, con sede nella zona industriale del capoluogo pugliese, di un cittadino di nazionalità cinese. Il controllo delle Fiamme Gialle è scattato anche a seguito di diverse segnalazioni da parte di commercianti che lamentavano l'illecita concorrenza praticata dall'imprenditore cinese che smerciava cosmetici di marchi famosi di dubbia provenienza a prezzi molto bassi. Una volta effettuato l'accesso nei locali aziendali, l'attenzione dei finanzieri è stata subito richiamata da decine di scaffali sui quali erano riposte confezioni di cosmetici prestigiosi, tra cui Acqua di Parma, Bulgari, Burberry, Chanel, Christian Dior, Cartier Paris, Dolce&Gabbana, Giorgio Armani, Gucci, Hermes, Hugo Boss, Lancome, Laura Biagiotti, Paco Rabanne e altri. Tutti riportavano un prezzo decisamente inferiore a quello di mercato.

I cosmetici, in particolare gli ombretti, presentavano evidenti imperfezioni nel packaging e nelle etichette, nonché l'assenza di qualsiasi indicazione circa la relativa composizione. Circostanza, quest'ultima, che ne implicava altresì una potenziale pericolosità per la salute visto che non era possibile escludere che tali prodotti contenessero sostanze nocive. I successivi approfonditi accertamenti hanno consentito di appurare che si trattava di merce contraffatta. L'imprenditore cinese è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria barese per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Al termine delle attività di servizio sono state sequestrate complessivamente oltre 8.

000 confezioni di cosmetici e di tester di profumi che, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato al responsabile oltre 250mila euro.

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