Shanghai, tra cloni e voglia di «verde»

La locale Zotye presenta le sue «smart» elettriche. Le proposte europee per l'ambiente. Lo sport utility di Pininfarina

Shanghai, tra cloni e voglia di «verde»

Ha aperto mercoledì nella nuova avveniristica sede del National center for exhibition & convention, Auto Shanghai, il Salone più importante del primo mercato mondiale delle quattro ruote. La locomotiva cinese viaggia spedita, ma nei padiglioni, che occupano una superficie di 400mila metri quadrati, il tema di maggiore attualità è il rallentamento della crescita del mercato dell'auto: soltanto +6,9% a fine 2014, +3,9% nel primo trimestre 2015. Continua il boom di Suv e crossover (+36% tra gennaio e marzo), un fenomeno cavalcato anche dai costruttori domestici ( Great Wall e Haval primi tra tutti) che in questo settore, ormai enorme a livello mondiale, trovano tanti spunti per praticare l'arte dell'imitazione.

Preoccupa i marchi premium la lotta alla corruzione dichiarata a Pechino, più di tutti Audi , status symbol per i funzionari governativi di alto livello, mentre non ne risentono i blasoni italiani delle supercar che continuano a coccolare la Cina non solo con prodotti nuovi, come la Lamborghini Aventador Lp 750-4 Superveloce , ma anche con iniziative al di fuori del Salone: Maserati , fiore all'occhiello di Fca in Cina, che qui ha il suo secondo mercato dove lo scorso anno ha venduto 9.400 auto, con una scultura di Oliviero Rainaldi , ispirata dal Tridente, esposta al Museo di arte contemporanea, e Ferrari , che ha presentato il programma Tribute to China Culture Rally , 18 eventi che toccheranno altrettanti luoghi emblematici della millenaria civiltà cinese. Fiat , invece, sfrutta questa vetrina per presentare Ottimo Cross , concept dal sapore off-road su misura per questo mercato.

Al Salone c'è anche Pininfarina , che firma il Suv Dx7 della SouEas t, brand partecipato anche da Mitsubishi , una collaborazione che ci riporta al Pajero Pinin degli anni '90. Tante le novità esposte dai costruttori europei, americani, giapponesi e coreani, tutti impegnati in joint venture con le case locali che, autonomamente, presentano le gamme destinate al solo mercato interno. Volvo , controllata dalla cinese Geely , oltre a mostrare il grande XC90 Excellence destinato a conquistare il pubblico dei Suv elitari, ha annunciato che presto la S60 costruita a Chengdu prenderà anche la via degli Usa diventando così la prima auto made in China venduta negli Stati Uniti.

Non è per ora destinato al mercato cinese il concept Mercedes-Benz Glc Coupé , versione sportiva della nuova Glc (il suv della Classe C erede della Glk) che verrà svelata in estate, mentre potrebbe conquistare ricchi cinesi sensibili al drammatico problema ambientale che attanaglia le grandi metropoli la nuova ibrida plug-in Bmw X5 xDrive40e . Ruba i titoli dei quotidiani, Psa , non solo per le novità di Peugeot (concept 308 R , ibrida con due motori elettrici, 500 cv totali) e Citroën ( Aircross , ipotesi di futuro fuoristrada), ma soprattutto per l'annuncio che con l'alleata Dongfeng (che detiene il 14% del gruppo francese) costruiranno insieme una piattaforma media per tutti i brand, un progetto comune che spalanca ai cinesi le porte del superprotetto centro di Velizy. I leader di mercato, Volkswagen e Gm , espongono novità che non usciranno dalla Cina: la C Coupé 2 lunga oltre cinque metri e la generosa Buick Verano .

Va forte in Cina la smart fortwo e grandi attese ci sono per la nuova forfour , ma nel frattempo la locale Zotye ha già clonato entrambe, in versione elettrica. Non sono cinesi le auto più pazze sugli stand: l'inverosimile concept Chevrolet Fnr e l'inquietante versione pick-up della Range Rover firmata dal tuner tedesco Startech .

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