Cronache

L'ex puglie Tyson Fury: "Se non fossi cristiano, mi ucciderei subito"

Il campione del mondo di pesi massimi, positivo alla cocaina e vittima della depressione: "Desidero solo che qualcuno mi uccida prima che lo faccia io stesso"

L'ex puglie Tyson Fury: "Se non fossi cristiano, mi ucciderei subito"

Solo pochi giorni fa in un tweet aveva annunciato il ritiro dal mondo della boxe - tra l'altro poi smentito poche ore dopo - adesso la dichiarazione choc in un'intervista al Rolling Stone, in cui dichiara: "Ho assunto cocaina e alcol per combattere la depressione". Sembra proprio che Tyson Fury, il boxeur campione del mondo dei pesi massimi, non stia passando un bellissimo momento.

Il pugile, infatti, in un'intervista alla famosa rivista di musica americana, si confessa senza veli, raccontando per la prima volta al pubblico la sua lunga battaglia contro la depressione che lo affligge da anni, a causa della quale ha anche più volte pensato al suicidio: "I medici mi hanno diagnosticato una forma di bipolarismo - commenta Fury - Sono maniaco depressivo. Se non fossi cristiano e potessi togliermi la vita, lo farei subito. Posso solo sperare che qualcuno mi uccida prima che sia io uccidere me stesso".

Da quando Fury, lo scorso novembre ha sconfitto Wladimir Klitschko, diventando così il nuovo campione del mondo dei pesi massimi, la sua condizione psicofisica è andata via via peggiorando, tanto che è stato costretto a cancellare la rivicinta con l'ucraino, sia quella che era fissata per lo scorso luglio, sia quella prevista per la fine di questo ottobre, per "inidoneità fisica" a combattere.

Infatti, il campione confessa al Rolling Stone: "È da mesi che non vado in palestra e che non mi alleno. Sono finito in depressione. Non voglio più vivere, non mi interessa - e continua - Ho passato l'ultimo periodo in giro a ubriacarmi dal lunedì al venerdì, poi fino alla domenica e ho assunto cocaina. Non riesco a combattere la mia depressione e l'unica cosa che mi aiuta è andare ubriacarmi fino allo sballo".

E Fury non usa mezza termini: "Ho fatto tante cose nella mia vita e mi sono fatto tatissima cocaina. Veramente tanta. Perché non dovrei farmi di coca? La vita è mia".

Stando alle previsioni dell'allenatore, Fury probabilmente non salirà sul ring almeno fino al 2017, anche se la sua carriera rischia di essere comunque compromessa a casua della positività alla droga, riscontrata in un test anti doping lo scorso 22 settembre.

Anche se, forse, l'unica cosa a cui Tyson non pensa in questo difficile momento è proprio la boxe: "Quando ero piccolo ero innamorato del pugilato. Era la mia vita. Ma proprio quando sono arrivato al successo che avevo sempre desiderato, lì è inziato il casino e ora purtroppo è così: odio la boxe".

Infatti, ciò che il pugile più desidera adesso è passare del tempo da solo con la sua famiglia: " Devo superare i miei demoni, sto cercando di scrollarmeli di dosso - confessa Fury - Voglio una vita normale senza la box.

L'unica cosa che mi rimane è la mia famiglia e la salute e tutto può cambiare in ogni momento, è per questo che devo riuscire ad essere felice per quello che ho".

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