Coronavirus

"Si può andare a fare la spesa", ma nella notte parte l'assalto ai supermercati

Supermercati notturni presi d'assalto da Torino a Palermo nonostante il decreto per contrastare il coronavirus consenta di andare a fare la spesa. Palazzo Chigi in una nota: "Sarà garantito regolarmente l'approvvigionamento alimentare"

"Si può andare a fare la spesa", ma nella notte parte l'assalto ai supermercati

Il primo effetto della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, che ieri ha annunciato l’estensione delle disposizioni in vigore nelle "zona rossa" a tutta la Penisola, è stato quello di riversare centinaia di persone nei supermercati aperti 24 ore su 24.

È successo a Roma, Napoli, Palermo, Pescara, ma anche a Torino e in altre città del nord. Nonostante sui social circolassero già i dettagli del decreto "Io resto a casa", in cui è specificato che sono concessi gli spostamenti verso supermercati, mercati rionali e farmacie, oltre ad essere assicurato l’approvvigionamento di merci nei punti vendita, a prevalere è stata la psicosi.

E così la scena all’ingresso dei supermercati notturni di mezza Italia è stata la stessa a cui abbiamo assistito qualche settimana fa a Codogno o nei comuni del Lodigiano. Decine di persone in fila, con la mascherina, tenute a distanza di sicurezza dal personale. A Roma i negozi di alimentari aperti h24 sono stati presi d’assalto in diversi quartieri, dal Tuscolano a Montesacro, passando per la Garbatella. Tra i prodotti più acquistati ci sono beni di prima necessità come latte, acqua e farina. E poi saponi, disinfettanti ed alcol etilico, come riferiscono alcuni commessi al Corriere della Sera.

In Campania decine di persone si sono precipitate davanti agli ingressi dei negozi di corso Europa a Napoli, ad Avellino, Benevento e Salerno per fare incetta di beni di prima necessità. Stesse scene anche a Palermo, dove in molti hanno sfidato la pioggia battente per entrare nel supermercato h24 di via Libertà ed assicurarsi pasta, pane, carne e acqua. A nulla sono servite le rassicurazioni del titolare dell'esercizio, che ha cercato di placare l'ansia dei clienti, garantendo che la merce sarebbe arrivata anche nei prossimi giorni.

Le persone hanno continuato ad accalcarsi e non è mancato neppure qualche momento di tensione, tanto da rendere necessario l’intervento di alcuni agenti di polizia, come riferisce l’Ansa. Una nota di Palazzo Chigi, quindi, ha ribadito che il decreto "prevede la possibilità di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa".

"Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte", si legge nel comunicato della presidenza del Consiglio. "Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19 – viene specificato inoltre nella nota - affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni".

"Non c'è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l'approvvigionamento alimentare", ribadiscono da Palazzo Chigi per rassicurare i più allarmisti ed evitare assembramenti di persone fuori dai negozi.

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