Cronache

Si studia il green pass "rimodulato": cosa cambia

Il governo valuta un percorso a tappe per la rimozione del certificato verde: le novità per ristoranti, bar, cinema e teatri

Si studia il green pass "rimodulato": cosa cambia

Per il 31 marzo 2022 è fissata la fine dello stato di emergenza, con l’eliminazione delle ultime restrizioni. Dopo un lungo dibattito all’interno della maggioranza, il premier Draghi ha confermato: “La situazione epidemiologica è in forte miglioramento grazie al successo della campagna vaccinale e ci offre margini per togliere le restrizioni residue alla via di cittadini e imprese”. Ora l’attenzione è puntata sul green pass e sono previste alcune importanti novità.

Dal 31 marzo, infatti, potrebbe decadere l’obbligo di green pass, ma più probabilmente verrà rimodulato in base all’evoluzione della pandemia.Il certificato verde verrà definito in base all’andamento dei contagi e a seconda del tipo di situazione in cui ci si trova. Nessun addio tranchant, dunque, ma un percorso graduale verso la rimozione.

L’ipotesi valutata in questi giorni dall’esecutivo è quella di stilare un percorso a tappe: in primo luogo l’eliminazione del super green pass per ristoranti e bar all’aperto, poi negozi e uffici pubblici. Successivamente, l’estromissione in altre circostanze, dai locali al chiuso a cinema e teatri. Il piano, inoltre, prevede inoltre il passaggio dal certificato verde rafforzato a quello base, con il “ritorno” del tampone. La progressività potrebbe coinvolgere anche i luoghi di lavoro, con l’estensione dell’obbligo almeno fino al 15 giugno, data che indica inoltre la fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50.

Molto dipenderà dalla tendenza dei contagi: negli ultimi giorni è stato registrato un freno nella discesa dei casi positivi e dei ricoverati in terapia intensiva. “Metteremmo fine all’obbligo del green pass rafforzato gradualmente e continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze”, il monito di Draghi.

Alcuni esperti invocano cautela, a partire da Walter Ricciardi. Intervenuto a margine di un seminario all'Università Magna Graecia, il consigliere scientifico del ministro Speranza ha spiegato: “Secondo me il green pass è una misura che non va ad esaurire i suoi compiti con il 31 marzo. Va sicuramente fino a giugno e soprattutto negli ambienti chiusi, che sono in qualche modo quelli più insidiosi”.

Nessuna fuga in avanti, il messaggio dell’esperto: sì a qualche allentamento negli ambienti esterni, ma in quelli esterni il certificato verde “resta una misura importante”.

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