Cronache

Papa Francesco senza mascherina. Un errore che dà una speranza

Misericordia per il Papa. A Roma è una mattina tiepida di primavera e Francesco viene scortato in auto fino alla chiesa di Santo Spirito in Sassia

Papa Francesco senza mascherina. Un errore che dà una speranza

Misericordia per il Papa. A Roma è una mattina tiepida di primavera e Francesco viene scortato in auto fino alla chiesa di Santo Spirito in Sassia, qui dove via dei Penitenziari si immerge nel cuore del Borgo, che deve il nome al vecchio ospizio che dava ristoro ai pellegrini inglesi: Burgus Saxonum.

Il Papa quando arriva indossa la mascherina, bianca, come il suo abito, ma per celebrare la messa chiaramente se la toglie e la dimentica da qualche parte quando poi incontra i fedeli e ancora dopo, mentre passeggia per strada seguito dai fotografi. Siccome tutto questo avviene in diretta televisiva in tanti cominciano a indignarsi. Puntano il dito. È la «voce dei social». «Ma la mascherina?». «Perché lui no e noi sì?». «Bergoglio deve avere un protocollo tutto suo». «Ecco, le chiese aperte e i teatri chiusi». «Sventato». «Pericoloso». «Non importa che sia vaccinato, la mascherina deve metterla lo stesso». «Cattivo esempio». I commenti scandalizzati si ripetono uno dopo l'altro, con la processione di foto del Papa a viso nudo. Insomma, in questa domenica di misericordia finisce per prendersi la sua libbra di scandalo.

Il Papa è un po' disinvolto nell'uso della mascherina. Non è la prima volta che lo rimproverano per questo, l'ultima durante il suo viaggio in Iran. Solo che davvero non viene spontaneo fare la predica al Santo Padre. Non è per fede. È che un po' comunque ti viene da ridere. È vero che ormai su questa terra non c'è nulla di sacro, ma l'idea di stare lì a redarguire il successore di Pietro come un prevosto accigliato ti appare piuttosto surreale. È la frontiera di una stagione dove siamo tutti bacchettoni, pronti a giudicare il prossimo con un rigore e una tigna che non dedichiamo a noi stessi. Qui ormai si è tutti professionisti della prima pietra. Allora visto che è la giornata della misericordia proviamo a cambiare lo sguardo su ognuno di noi e sugli altri. Magari questo buio va via.

Indossiamola questa benedetta mascherina, quando e dove serve, fino a quando servirà, e contiamo in fretta il numero dei vaccinati, però la fine della pandemia non dipende dai nostri peccati. Non stiamo qui a scontare qualcosa. Questa storia è parecchio più complessa e non si risolve con una penitenza e neppure puntando l'indice. Non giudicare il prossimo, neppure il Papa. E poi, chissà, la dimenticanza di Francesco potrebbe essere perfino un segno di speranza. C'è un'ultima foto dove lui cammina da solo per strada, senza mascherina certo, ma all'aria aperta, con un sole ancora pallido, ma che è già una promessa d'estate. Prima o poi usciremo da queste quattro mura. Nulla dura per sempre.

Il Papa, senza mascherina, ha commentato un passo del Vangelo. È il giorno in cui Cristo, dopo la resurrezione, incontra gli apostoli. Li trova malmessi, sfiduciati, stremati. «Non uscivano di casa per paura di essere arrestati. Erano chiusi anche nei loro rimorsi. Si sentivano sbagliati».

Gesù dice quattro parole: non è colpa vostra.

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