Sono 34.767 i nuovi casi di coronavirus riportati sull'odierno bollettino ufficiale della Protezione civile. Da ieri nel Paese sono stati processati 237.225 tamponi, per un rapporto del 14,66% tra nuovi positivi e test analizzati. In 24 ore in Italia sono guarite 19.502 persone e i decessi sono 692. Le terapie intensive hanno subito un incremento di 10 nuovi pazienti mentre i reparti di medicina Covid di 116 nuovi ricoverati. Gli attualmente positivi sono 791.746.
Cala l'incidenza percentuale dei nuovi casi sul totale dei tamponi processati, segno di un lento ma graduale miglioramento generale nella diffusione dell'epidemia nel Paese. Tuttavia, preoccupa ancora l'elevato numero di casi in Lombardia, dove oggi sono stati diagnositicati 8853 nuovi casi di coronavirus, anche se cala la percentuale dei nuovi positivi sul totale dei tamponi a livello regionale, che oggi è del 19.99%, per la prima volta sotto il 20% dopo diverse settimane. Rallenta anche la crescita occupazionale delle terapie intnsive, dove oggi si registrano 6 nuovi posti occupati, mentre è di 10 la crescita nei reparti di medicina Covid. A fronte di questo vanno quindi segnalati 169 decessi e 5640 guariti/dimessi. La Lombarida non è la regione che quest'oggi ha registrato il maggiore incremento delle terapie intensive, triste primato che spetta al Veneto, con un aumento di 8 nuove postazioni occupate. Seguono le Marche con 5, l'Umbria con 4, Trento con 2. Calano, invece, i ricoveri in terapia intensiva in Calabria, Liguria, Abruzzo, Piemonte, Basilicata, Emilia Romagna, Campania e Puglia.
Nella giornata di oggi va purtroppo segnalato che l'Abruzzo registra in data odierna il maggior numero di decessi dall'inizio dell'epidemia, 35 nelle ultime 24 ore, ma la regione sottolinea che nel bollettino di oggi sono stati conteggiati 26 decessi avvenuti nelle settimane precedenti che non erano ancora stati comunicati. Il Piemonte, invece, oggi risulta come la regione con il maggior decremento di pazienti nei reparti di medicina Covid, con un totale di -75 pazienti. Seguono la Liguria con -49, la Sardegna con -22 e Bolzano con -18. I dati delle terapie intensive e dei nuovi ricoveri rappresentano una variazione e non danno indicazione sul numero dei nuovi ingressi ma sono la somma dei dimessi/guariti/deceduti e dei ricoveri di giornata.
In queste ore si è alzata la voce di Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, che ha chiesto alle autorità maggiore chiarezza sui dati: "Ripetutamente e formalmente ho chiesto, come credo che tutti noi chiediamo e pretendiamo, che i dati siano veritieri e siano comunicati con costante periodicità. Da questo punto di vista, ancora lo scorso 13 novembre, ho avuto assicurazione dai ministri Speranza e Azzolina e dal presidente Musumeci, ciascuno per la propria competenza, sulla entità dei dati. Così come ho avuto conferma che, ove si riscontrasse che i dati cambiano in peggio, io venga avvertito come vengano avvertiti tutti i sindaci siciliani. E che tutti i sindaci vengano, soprattutto, avvertiti per tempo per consentire di adottare tutti i provvedimenti necessari.
Le notizie di stampa su ambiguità e criticità nel sistema dei dati ospedalieri - conclude il primo cittadino - impongono di pretendere che i sindaci siano correttamente informati. E' molto grave la mancanza di chiarezza, che denuncia e produce confusione istituzionale e alimenta sfiducia e allarme da parte dei cittadini."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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