Cronache

Quei "palazzi dell'orrore" contesi da africani ed europei dell'Est

Le foto scattate testimoniano la situazione insostenibile di due edifici abbandonati in zona Lambrate. Il degrado torna al centro della campagna elettorale

Quei "palazzi dell'orrore" contesi da africani ed europei dell'Est

Milano. Scantinati scalcinati trasformati in stanze da letto, rifiuti sparsi ovunque e materassi che poggiano su pavimenti sudici. Due edifici dismessi che si sono trasformati in rifugi di fortuna per extracomunitari nordafricani e dell'Europa dell'Est, che ogni giorno entrano ed escono scavalcando il cancello. Una situazione che peggiora di anno in anno senza che qualcuno intervenga.

A denunciare la situazione di degrado in via Sbodio, zona Lambrate, è l'europarlamentare e consigliere comunale del capoluogo lombardo Silvia Sardone: "Alla sinistra piacciono così tanto gli abusivi che sono disposti a lasciare interi quartieri di Milano nell'insicurezza più totale". Le foto scattate pubblicate sulla pagina Facebook dell'europarlamentare sono eloquenti: cumuli di spazzatura, vestiti abbandonati, stoviglie sporche sul pavimento in assenza di tavoli. E due veri e propri "muri" di erbacce, alte quasi due metri, che crescono ai lati del passaggio che dai cancelli conduce ai portoni. L'eurodeputata la definisce "una centrale dell'orrore e dell'illegalità", dove da tempo gli abitanti del quartiere denunciano la presenza di spacciatori che gravitano attorno agli edifici fatiscenti. Al sopralluogo ha partecipato anche Gennaro Capasso, candidato nel Municipio 3 con la Lega: "Moltissimi cittadini, me compreso - ha commentato - segnalano al Comune queste occupazioni da parecchio tempo, eppure nessuno si è preoccupato né di sgomberare gli immigrati abusivi né di mettere in sicurezza gli edifici. Forse alla sinistra fa più comodo tenere degrado e illegalità lontano dai salotti del centro?".

A inizio giugno, proprio Sardone aveva denunciato una situazione simile in Scalo Farini, dove si trova una baraccopoli abitata da cittadini cinesi, compresi bambini costretti a vivere in condizioni igienico-sanitarie insostenibili. Un'area che il Comune dice di voler riqualificare, senza che finora le promesse si siano trasformate in fatti. Già allora Sardone aveva criticato la giunta: "Com’è possibile che il Comune non sappia nulla di questa città nella città molto organizzata che si sta ingrandendo sempre di più? Come al solito il sindaco e la sua giunta preferiscono nascondere la sabbia sotto il tappeto e tutto ciò è che è lontano dai riflettori per loro non conta"

Di casi simili in città ce ne sono parecchi. Tanto che queste situazioni di degrado sono diventate uno dei temi centrali della campagna elettorale in vista delle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre. Il candidato del centrodestra, Luca Bernardo, lo aveva messo in chiaro fin dal giorno della sua "investitura": "Chiunque girasse dalla periferia al centro e dal centro alla periferia vedrebbe come la città è degradata e lasciata andare.

In periferia ho visto degrado, marciapiedi rotti, buche: se la periferia sta male il centro non ride ".

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