Cronache

Strage di Bologna, il ricordo di Napolitano: "Sia fatta piena luce"

Le massime autorità dello Stato ricordano l'attentato che uccise 85 persone. I familiari delle vittime: "Si arrivi ai mandanti"

Strage di Bologna, il ricordo di Napolitano: "Sia fatta piena luce"

Sono passati trentatre anni dal giorno in cui una strage sconvolse la città di Bologna e l'intero Paese, lasciando senza vita 85 persone e ferendono altre 200. Nel giorno dell'anniversario, le massime autorità dello Stato sono nella capitale emiliana, per ricordare quei giorni.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato nel suo messaggio la necessità di "coltivare una riflessione collettiva su quel periodo sofferto della nostra storia", adoperandosi perché "venga fatta piena luce sugli aspetti del feroce atto terroristico". Una riflessione condivisa da Paolo Bolognese, presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime, che ha ribadito che "è possibile arrivare ai mandanti" della strage del 2 agosto.

A commemorare l'anniversario anche i presidenti di Camera e Senato.

"Ricordare è indispensabile - ha detto Pietro Grasso - affinché si continui a lottare contro l'oblio e contro il terrorismo e affinchè si prosegua nella ricerca instancabile della verità storica e processuale". Ha poi ricordato i molti ritardi, errori e depistaggi che hanno fatto rischiare "il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni", esortando a "non smettere di chiedere verità e giustizia". Laura Boldrini ha invitato a "pretendere chiarezza completa, giustizia e trasparenza".

Da twitter anche il messaggio di Graziano Delrio, ministro per gli Affari regionali. "La Repubblica ferita a morte - ha scritto - si è rialzata con dignità grazie alla città di Bologna e ai familiari dell vittime.

Vi dobbiamo molto".

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