Il giornalista sulle polemiche per l'eccidio di Bologna: "Si parla dei delitti fascisti, ma nessuna targa su Moro"

Il giornalista sulle polemiche per l'eccidio di Bologna: "Si parla dei delitti fascisti, ma nessuna targa su Moro"
Per la sinistra italiana il fascismo è diventato una specie di sfondo ideologico onnipresente
Il giallo della Fresu, polverizzata dalla bomba. E del corpo rimasto senza nome
Trascinata nella polemica sulla matrice nera, anche se nel 1980 aveva tre anni
La ministra ammette la matrice neofascista dell'atto ma non basta. Bolognesi (Associazione vittime): «La premier ricordi il passato da cui proviene»
"Mi impegno a titolo personale e a nome del governo. Io ho avvertito anche salutando alcuni familiari delle vittime un certo disagio. Ecco, io vorrei trasmettervi questo messaggio: il governo e' dalla vostra parte, io sono dalla vostra parte. Qualsiasi lettura degli eventi è legittima io credo profondamente nella democrazia, ascolterò qualsiasi interpretazione". Lo ha detto la ministra dell'Università Anna Maria Bernini, alla cerimonia di commemorazione della strage del 2 agosto 1980 in Comune a Bologna, assicurando che l'impegno sulla legge per i risarcimenti ai familiari delle vittime. "Noi non dobbiamo avere paura della verità. E io dico a nome di questo governo che noi non avremo paura della verità, quindi mi sono impegnata e lo faro': abbiamo preso un impegno per fare in modo che le sentenze degli archivi di Stato, le circolari che sono interpretate in maniera restrittiva non ci siano più", ha aggiunto.
Anpi e sinistra puntano il dito contro il premier Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia per l'orrore di quarantacinque anni fa. Polemiche alla commemorazione, il ministro Bernini: "Respingo il collegamento"
Assalito da un detenuto con punteruolo. Il legale: "Serve istituto per collaboratori"
Era accusato di concorso: fu lui a portare o ad aiutare coloro che prepararono l'ordigno che provocò la forte esplosione del 2 agosto 1980 causando la morte di 85 persone
Carcere a vita pure per il "quarto uomo": ospitò gli esecutori e procurò documenti falsi. È in cella a Terni in semilibertà