È probabile che Syed Rizwan Farook, uno dei due killer della strage di San Bernardino, fosse radicalizzato. Lo affermano fonti dell’Fbi alla Cnn, spiegando che l’uomo era in contatto telefonico e via social media con più di un soggetto legato al terrorismo internazionale. Intanto emergono nuovi particolari sulle armi usate per la strage. Tutte e quattro le armi da fuoco usate dai killer nel massacro di San Bernardino, in California, sono state acquistate legalmente. A renderlo noto è il "Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives" (ATF) che mantiene i registri sulle vendite di pistole e fucili negli Usa.
Meredith Davis dell’ATF ha fatto sapere ai media Usa che tutte e quattro le armi vennero comprate quattro anni fa, ma non è chiaro quando siano finite nelle mani dei responsabili della strage, e gli investigatori stanno ancora tentando di individuare l’ultimo acquirente legale. I fucili usati nel massacro erano del calibro "223", con una potenza tale da poter penetrare i giubbotti antiproiettili delle forze dell’ordine. E nel quadro delle indagini, anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama non esclude la pista del terrorismo. "È possibile che la strage di San Bernardino sia legata al terrorismo, ma non lo sappiamo", ha affermato Obama. "Non sappiamo perchè sia avvenuto questo fatto terribile - ha detto Obama - è possibile che sia legato al terrorismo, ma non lo sappiamo. È anche possibile sia legato al posto di lavoro".
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