Lo stupratore di Genova era già stato espulso dall'Italia 15 giorni fa

Il trentenne marocchino arrestato domenica era stato colpito da un provvedimento di espulsione appena due settimane fa

Lo stupratore di Genova era già stato espulso dall'Italia 15 giorni fa

Il trentenne marocchino che nella tra sabato e domenica ha aggredito una coppia alla periferia occidentale di Genova, rapinando lui e violentando lei non avrebbe dovuto essere nemmeno in Italia.

Come ricostruisce il Secolo XIX, nemmeno quindici giorni fa l'uomo era stato arrestato e scarcerato per aver sequestrato e rapinato uno studente ventenne all'interno dell'università di Bolzano. In conseguenza di questi fatti era stato colpito da un provvedimento di espulsione emesso dalla questura di Bolzano. Provvedimento che lo avrebbe costretto a lasciare il territorio nazionale ma che ovviamente non è stato rispettato.

Il maghrebino si è anzi recato a Genova, dove ha commesso diverse rapine per la strada prima di aggredire la sfortunata coppia di Pegli. Parrebbe che abbia agito in stato di alterazione, sotto l'effetto di alcol e di droghe.

I poliziotti che lo hanno fermato hanno infatti certificato che era positivo sia alla cannabis che alla cocaina. Ora, in attesa dell'interrogatorio di convalida da tenersi nelle prossime ore davanti al gip, il pm ha chiesto che venga detenuto in carcere.

La questura del capoluogo ligure, inoltre, ha chiesto la sua espulsione.

A differenza dei colleghi di Bolzano, però, i funzionari genovesi hanno optato per un provvedimento coatto. Al termine delle indagini il giovane verrà accompagnato direttamente dal carcere di Marassi, dove è detenuto, al confine di Stato.

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