Cronache

Viene creduta morta, si sveglia nella cella frigo dell'obitorio

La vicenda, che mette i brividi addosso, si è fortunatamente conclusa nel migliore dei modi. Restano comunque i pesanti interrogativi sull’operato dei sanitari

Viene creduta morta, si sveglia nella cella frigo dell'obitorio

Una storia che ha dell’incredibile, quella verificatasi all’ospedale di Carletonville in Sudafrica.

Qui era stata portata d’urgenza una donna, vittima di un incidente stradale che aveva già causato numerosi feriti e due morti; inutili i tentativi di rianimarla in ambulanza da parte del personale paramedico, che ha solo potuto constatarne il decesso. Il corpo è stato dunque trasportato direttamente all’obitorio della struttura ospedaliera e sistemato all’interno di una cella frigorifera.

Da lì l’orrore, perché la paziente era in realtà viva e stava per subire una morte assai più terribile

Solo per un caso fortuito, conseguenza di un controllo di routine, un addetto del personale si è reso conto che la donna respirava ancora ed ha potuto così intervenire per salvarle la vita prima che fosse troppo tardi.

I medici hanno disposto l’immediato trasferimento all’ospedale di Johannesburg, maggiormente attrezzato per affrontare criticità del genere: grazie alle cure qui ricevute, la donna è ora fuori pericolo.

Dopo aver rischiato di perdere la loro congiunta per colpa di una presunta superficialità nelle operazioni di rianimazione, i parenti chiedono che sia fatta chiarezza sul fatto per individuare eventuali colpevoli. Sospetti rispediti al mittente dal responsabile della compagnia di ambulanze che è intervenuta con un proprio mezzo sul luogo dell’incidente, occupandosi proprio dei primi soccorsi alla donna.

Quale sia la verità lo stabiliranno, probabilmente, i risultati delle indagini degli inquirenti.

Certo non si può non sentire un brivido che corre lungo la schiena al pensiero di essere infilati nella cella frigorifera di un obitorio essendo ancora in vita; ci saranno di certo delle risposte da dare alle più che legittime domande poste dai parenti della donna.

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