Cronache

Sul sito a luci rosse riappare il video di Tiziana Cantone

L'indagine sulla sua morte prosegue, ma non si indaga più per suicidio bensì per omicidio

Sul sito a luci rosse riappare il video di Tiziana Cantone

Il caso di Tiziana Cantone, la 31enne morta nel 2016 in seguito alla pubblicazione online di un suo filmato intimo, non è ancora chiuso. La donna era stata trovata senza vita nel Napoletano e subito si era pensato a un suicidio, avvenuto perché la giovane era venuta a conoscenza della messa in rete di quel video. Come detto, inizialmente si era pensato al suicidio arrivato in seguito a offese e continue umiliazioni nei confronti della 31enne attraverso i social. Adesso però è stata aperta una indagine parallela e si sospetta che Tiziana possa essere stata uccisa. Si indaga quindi per omicidio.

Hanno aggirato i filtri anti blocco

Intanto, il video hot che era stato tolto dal web è ricomparso, come ha reso noto il Fatto Quotidiano, su un sito a luci rosse, nonostante il lavoro dei tecnici antipirateria, le diffide, le sentenze, una legge contro il revenge porn che dovrebbe impedirlo, e i filtri anti blocco. Niente da fare, sul noto sito hard è riapparso il filmato con una terribile presentazione in lingua inglese che ripercorre la tragica vicenda. Ecco la traduzione in italiano: "Il video trapelato della defunta Tiziana, che si è suicidata dopo che il suo video è stato diffuso su Internet. Sono stati rimossi. Fino ad ora! Goditi il filmato!". I primi cinque secondi del video hanno la scritta ‘Tiziana Cantone’, dato che i filtri antiblocco sarebbero stati aggirati rimuovendo il tag o utilizzandone un altro. Impossibile potersi muovere contro questi siti che solitamente si appoggiano in paradisi fiscali dove spesso non vengono considerate le richieste avanzate dalle autorità giudiziarie.

Tiziana era stata la protagonista di un video hot che era stato messo sul web, rimbalzato in poco tempo di sito in sito, nonostante la ragazza avesse fatto di tutto per impedirne la diffusione. La donna aveva in seguito sporto denuncia ed era stata poi condannata a dover anche pagare le spese del processo. La 31enne era poi morta il giorno stesso in cui avrebbe dovuto incontrare un altro avvocato. Morì infatti poche ore prima dell’incontro. Ricordiamo che il cadavere di Tiziana Cantone era stato ritrovato il 13 settembre del 2016 nella tavernetta della sua villa di Mugnano, comune in provincia di Napoli, impiccato con una pashmina. Secondo il medico legale Mariano Cingolani, ordinario presso l'Università di Macerata, che era stato incaricato dai legali che assistono Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone, non si trattava di suicidio ma di strangolamento. Sul collo della donna erano infatti state rinvenute due lesioni: una da strangolamento e una seconda, successiva e a poca distanza dalla prima, fatta per simulare un suicidio per impiccagione.

Nel giugno del 2021 la Procura di Napoli Nord aveva quindi disposto la riesumazione del corpo per essere sottoposto a un esame autoptico.

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