Quindi, oggi...

"Sulle mascherine abbiamo sbagliato", zero Speranza ed Elisabetta: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il pugno chiuso di Melenchon, il tetto al prezzo del gas russo e le "cazzate" di Letta

"Sulle mascherine abbiamo sbagliato", zero Speranza ed Elisabetta: quindi, oggi...

- ma se era così semplice, e il solo annuncio del tetto al prezzo del gas russo ha fatto crollare il prezzo, perché non lo abbiamo fatto prima?

- comunque ieri il prezzo del gas alla borsa Tft di Amsterdam stava intorno ai 200 euro al megawattora. Prima che cominciasse tutto questo caos, cioè a ottobre del 2021, eravamo sotto i 50 euro. Insomma: rispetto all’anno scorso le nostre bollette, volenti o nolenti, cresceranno lo stesso. Occhio ad esultare troppo presto

- il presidente dell’Aiea “smentisce” Kiev che chiedeva una “smilitarizzazione” della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Però poi propone una “santuarizzazione” e fa cadere le braccia (per non dire di peggio). Sintesi: rimarrà tutto come prima

- i giornali, che quando era candidato contro Macron per la sinistra spacciavano Melenchon come un moderato, adesso si accorgono che in Italia va a braccetto con gli extraparlamentari di sinistra da Rifondazione a Potere al Popolo. Vatti a fidare dei corrispondenti

- ecco l’esempio tipico italiano. Il ministro Speranza per celebrare la giornata mondiale della fisioterapia che fa? Istituisce un Ordine apposito, l’ennesimo inutile carrozzone di cui non sentivamo assolutamente la mancanza. Gli Ordini professionali andrebbero aboliti, non ampliati. Brutta bestia la burocrazia statalista

- ha ragione Calenda: quelle di Letta sul centrodestra e la Meloni “son tutte cazzate, non si caccerà Mattarella e non si cambierà la Costituzione”

- mi immagino imperdibile il nuovo libro uscito di “denuncia” sugli “stretti legami tra il maschilismo contemporaneo e il fascismo”. Bramo proprio dalla voglia di leggerlo

- perfetta sintesi della crisi attuale da parte di Federico Visentin, presidente di Federmeccanica: “Per quanti aiuti il governo possa stanziare, sarebbe comunque una goccia nel mare”. Oppure, per usare un’altra metafora, sarebbe come gettare acqua in un secchio bucato. La questione energetica, che tiene in piedi ogni impresa, non puoi risolverla con bonus e sostegni. Puoi solo allentarla o rimandare il boia. Ma prima o poi, senza decisioni strutturali, la ghigliottina arriva

- interessante ammissione del governo francese sulla questione covid. Durante la crisi del coronavirus, ha detto l’attuale portavoce del governo, Olivier Veran, “sulle mascherine ci siamo sbagliati”. Il portavoce ci ha messo tutti dentro: "Noi, l'organizzazione mondiale della Sanità, le autorità sanitarie internazionali. In buona fede, certo, ma ci siamo sbagliati”. Veran non ha solo ammesso che la Francia aveva poche Dpi a disposizione, ma anche che “alcune restrizioni imposte sono state inutili”. Ecco: quand'è che il ministro Speranza farà un'ammissione del genere, invece di trincerarsi dietro la scusa del "non avevamo un manuale di istruzioni"?

- scrive l’Agi: “Boom di immatricolazioni auto in Cina (...) L'andamento è dovuto in gran parte alle vendite dei veicoli ibridi ed elettrici che sono raddoppiate rispetto all'anno precedente (...). In particolare, Tesla ha venduto 76.965 auto prodotte in Cina di cui 42.463 destinate all’esportazione". Ecco: quando ci prepariamo alla sfida dell’auto elettrica bisognerebbe tenere a mente questo scenario qui: un mondo norme, composto da miliardi di consumatori, che già da tempo produce centinaia di migliaia di auto elettriche e le vende con le sue batterie e i suoi sistemi. Noi siamo ancora qui a giocare con le colonnine e i bus elettrici di Letta

- state a sentire cosa dice il governatore della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde: “se le imprese e le famiglie dovranno affrontare il razionamento delle forniture energetiche" a causa dello stop al gas russo, allora nel 2023 ci sarà una “crescita negativa”. Uno scenario da incubo con poca fiducia nel mercato, contrazione dei consumi e costi energetici e alimentari. Mi sa che arrivano tempi bui

- mi accorgo di una cosa meravigliosa (si fa per dire). Ieri i sindacalisti metalmeccanici si sono lamentati perché all’ex Ilva negli uffici sarebbero stati disattivati i climatizzatori. Siccome per legge ci deve essere una temperatura tra i 21° e i 23°, ma adesso fa un po’ più caldo, i lavoratori chiedono il ripristino degli impianti di condizionamento. Mi pare chiaro che i sindacati hanno scelto l’aria condizionata alla pace

- iniziano i primi problemi. Le Acciaierie Sicilia hanno deciso di fermare la produzione per una settimana a causa del rincaro energetico. Ecco, così avete un’idea di quello che può succedere da ottobre in avanti

- Forza Nuova appende uno striscione: ”Meloni=Badoglio". Come la fa, Giorgia la sbaglia. Non deve essere facile essere lei

- è morta la Regina Elisabetta e praticamente se ne va un pezzo di storia. Solo due giorni fa aveva nominato Liz Truss nuova primo ministro. Ecco, piccola riflessione: in 70 anni, da quando praticamente esiste anche la Repubblica Italiana, Elisabetta ha nominato solo 15 premier.

Da noi ce ne sono stati 63 di governi. Ai posteri l’ardua sentenza

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