
- Ci sono delle storie incomprensibili, nella politica italiana. Una di queste è l’avversione della sinistra per il taser. Assolutamente incomprensibile. Perché l’unica alternativa alla pistola ad impulsi elettrici è l’arma vera, quella con la polvere da sparo e i proiettili, molto più pericolosa. La sinistra dovrebbe gioire, invece si inventa - perché è una bufala - che può essere pericolosa. Lo ripetiamo, le alternative sono solo tre. Primo: lasciamo i malviventi aggredire i nostri poliziotti senza che questi possano difendersi se non a mani nude, mettendo in pericolo la vita dei “buoni”. Secondo: lasciamo che gli agenti usino le pistole vere, e tanti saluti ai malviventi. Terzo: facciamo usare loro i taser, peraltro seguendo un protocollo pazzesco che costringe i nostri agenti ad urlare ai malintenzionati “stai attento sto per esplodere un colpo”. Robe da pazzi.
- Ilaria Salis più ne dice e più ridiamo. Ovviamente non poteva non promuovere la campagna anti taser. E vabbè. Però ha scritto che “va sempre privilegiato l’intervento di figure professionali non armate”. Eccerto: cosa mandiamo contro i malviventi, le squadracce di ragazzoni grossi? Oppure magari coi manganelli retrattili?
- Ora, io so che presentando il suo libro VIPERA Ilaria Salis ha smentito la ricostruzione fatta dal padre sul manganello che gli ungheresi le avrebbero trovato addosso quando l’hanno arrestata. Lei sostiene che glielo abbiano infilato nello zaino, il padre invece disse che lo aveva per difesa personale. Però insomma: vero oppure no, sarebbe stato assurdo se avesse avuto con se quel bastone per “difesa personale”: va sempre “privilegiato l’intervento di figure non armate”, anche contro i neonati. No?
- Adesso pare che alcuni poliziotti vorrebbero introdurre il Bolawrap, una sorta di laccio che viene lanciato alle gambe dei malviventi per bloccarli. Fichissimo, eh. Ma rispetto al taser cambia poco: se il bandito cade in avanti e batte la testa, va al Creatore lo stesso. Il modo migliore per evitare problemi sapete quel è? Non essere un malvivente.
- La storia dello spread tra titoli francesi e italiani sta facendo impazzire i cugini d’Oltralpe. Non se ne capacitano. Ma il vero dramma è l’ipocrisia dei giornali italiani che per anni hanno considerato lo spread, verso la Germania o la Francia cambia poco, come l’unico termometro della politica. Adesso che il centrodestra sta garantendo stabilità economica, guarda caso, si dimenticano di scriverlo in prima pagina.
- Non ho nulla contro Orazio Schillaci, sia chiaro. È un bravo medico e un discreto ministro. Ma si è perso in un bicchiere d’acqua: il Gruppo Vaccini conta come il due di coppe quando briscola è bastoni, inoltre la presenza dei due presunti “no vax” su 22 era comunque ininfluente essendo in netta minoranza. Il segnale politico di aprire un organo del genere anche ad opinioni “eterodosse” avrebbe dato una svolta ad un Paese che, durante il Covid, ha censurato tutto il censurabile. Ma soprattutto è una questione di immagine.
FdI e Lega sono stati per anni il megafono di chi non aveva diritto di parola, di quelli zittiti dalla “comunità scientifica” che intanto continuava ad affermare impunemente tutto e il contrario di tutto. Non è accettabile, politicamente, che questo governo faccia tacere quei due studiosi. Anche se hanno torto marcio.