
- Ho trovato stupenda questa storia raccontata da Politico che ha registrato i sussurri dei funzionari dell’amministrazione Trump dopo il vertice alla Casa Bianca. “Gli europei sono stati positivi, sono fastidiosi, ma sono stati molto bravi". Ed è vero. Fastidiosi sono fastidiosi, sempre divisi e ognuno con le proprie idee. Ma a quel tavolo sono riusciti a controllarsi spaventati, forse, dalla reazione che avrebbe potuto avere Donald in stile vertice don Zelensky. “Se qualcuno si fosse limitato ad osservarli per quelle due ore, avrebbe detto 'che famiglia, una famiglia felice', ma ognuno ha la sua piccola cosa per cui spinge. E veramente questa è più una guerra europea che americana - ha spiegato la fonte di Politico - ma nessuno di loro si è fatto avanti". Gli Usa sanno benissimo che "siamo noi a guidare” e che gli europei avvalleranno “qualsiasi cosa noi diciamo”. Adoro.
- Non ci avevo riflettuto prima. Ma nel dibattito pubblico odierno se un poliziotto, mentre compie il suo dovere, viene accoltellato e muore, nella maggior parte dei casi lo si considera un “rischio del mestiere”. Applausi e ringraziamenti, certo. Ma comunque sapeva i rischi a cui andava incontro. Se invece un bandito, un ladro, un malvivente o un drogato viene colpito dal taser e, per puro caso, muore per aritmia, tutti a gridare allo scandalo. Beh, signori miei: anche quello è “il rischio professionale” di non comportarsi bene. Ripeto: il miglior modo per evitare di morire a causa del taser è quello di non dare buoni motivi agli agenti per utilizzarlo.
- La mammina del bimbo rom di 13 anni che guidava l’auto rubata che ha ucciso Cecilia De Astis è stata arrestata e portata in galera. Il problema non è che avesse addosso monili d’oro e 1500 euro, forse provento di furto. Ma che dovesse scontare 3 anni e 10 mesi di carcere eppure era fuori a educare suo figlio, poverino, a come si svaligia un’auto e a come la si porta via. Tutto questo non è normale.
Io continuo a sostenere che chiunque venga indagato ma anche condannato per abuso d’ufficio o reati simili, diciamo da colletti bianchi, potrebbe passare tutta la pena ai domiciliari. Le carceri servono per i ladri, gli assassini, gli stupratori, cioè i reati che creano allarme sociale. Fa più infuriare un ladro a piede libero che un funzionario infedele.