T-shirt "Auschwitzland", per la militante di FN una multa da 9050 euro

Denunciata dall'Anpi, Selene Ticchi D'Urso condannata a quattro mesi di carcere, commutati in una sanzione pecuniaria

T-shirt "Auschwitzland", per la militante di FN una multa da 9050 euro

Una maglietta da 9050 euro. Tanto costa infatti come sanzione la t-hirt "Auschwitzland" indossata da Selene Ticchi D'Urso durante una manifestazione sulla Marcia su Roma andata in scena a Predappio il 28 ottobre scorso.

Secondo l'Anpi, che aveva denunciato la militante di Forza Nuova, "il decreto penale del tribunale di Forlì" l'ha condannata "a quattro mesi di reclusione commutati in 9mila euro di multa più 50". "Si tratta dunque di una sentenza che dà ragione all'Anpi nazionale e a tutti coloro che hanno denunciato il reato", dice l'associazione nazionale partigiani, "Una sentenza che rispetta le leggi vigenti, a cominciare dalla legge Mancino, e rispetta la XII Disposizione finale della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista".

L'attivista, già candidata sindaco a Budrio (Bologna), nel 2007 con la sua lista civica 'Aurora Italiana', è imputata per il reato previsto dall'articolo 2 della legge 205 del 25 giugno 1993, la cosiddetta Legge Mancino, che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista. In particolare a Selene Ticchi la procura di Forlì contesta l'aver indossato, durante la manifestazione dei 'nostalgicì a Predappio, paese natale di Mussolini, la maglietta con la scritta 'Auschwitzland': la t-shirt aveva impressa la riproduzione del logo della Disney modificato con l'immagine del campo di concentramento di Auschwitz, simbolo universale del genocidio degli ebrei.

"Valutiamo l'ipotesi 'daspo' per questi soggetti.

La nostra comunità è un'altra cosa, è viva, solidale e democratica", ha detto all'Agi il sindaco di Predappio, Giorgio Frassineti, "La foto di quella maglietta ha fatto il giro del mondo e noi non vogliamo essere associati a questa immagine. Penso che questa donna non debba più venire a Predappio, se si potesse fare servirebbe un daspo".

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