"Tagliare Strade sicure è un errore". Il sottosegretario Molteni contro Guerini

Davanti alla proposta di Lorenzo Guerini di rimodulare l'operazione Strade sicure, il sottosegretario Molteni si dice contrario ai tagli

"Tagliare Strade sicure è un errore". Il sottosegretario Molteni contro Guerini

L'operazione Strade sicure, attiva in Italia da circa 20 anni, verrà rimodulata. Così ha dichiarato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. "Strade Sicure è un'esperienza che nasce da alcune situazioni specifiche, in parte nasce dopo le vicende del 1992 e l'esigenza di dare testimonianza e concreta azione di controllo del territorio, e dall'altro poi si sviluppa e nasce anche l'attività di prevenzione rispetto a fenomeni di terrorismo. Dobbiamo essere molto prudenti nel maneggiare questo strumento, che ha caratteristiche di sviluppo in relazione a situazioni particolari che il Paese sta vivendo. Non è e non può essere l'ordinarietà", ha detto il ministro. Pronta la replica del sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, contrario all'iniziativa che vorrebbe intraprendere il ministro della Difesa.

Guerini è intervenuto a Napoli per il convegno organizzato nell'ambito delle celebrazioni per i 30 anni della Dia. Durante il suo discorso, Lorenzo Guerini ha aggiunto: "Il controllo del territorio e dell'ordine pubblico è compito delle forze dell'ordine, su questo dobbiamo stare molto attenti. Io sto ricalibrando insieme al prefetto Giannini il dispositivo di Strade sicure, da 7.800 e passa a cui siamo arrivati arriveremo a 5mila".

Lorenzo Guerini ha quindi concluso: "Non lo faccio perché voglio essere reticente a dare un aiuto, ma perché le cose vanno ricondotte nel loro alveo più ordinario e vero. Se c'è bisogno di ulteriore e maggiore capacità di controllo del territorio, questo dev'essere colto con la capacità di incrementare i numeri delle forze di polizia sul territorio. Le forze armate fanno un altro lavoro, possono cooperare, ma non dobbiamo trasformare ciò che nasce da logica emergenziale a qualcosa di ordinario".

Alle sue parole, però, hanno fatto da contraltare quelle del sottosegretario all'Interno Nicola Molteni: "Il potenziamento degli organici delle forze di polizia è per noi una priorità assoluta: abbiamo lavorato in questo senso anche nell'ultima legge di bilancio e insisteremo affinché si prosegua in questa direzione. Ma finché non arriveremo a colmare il gap che ancora oggi vede la polizia in una situazione di grave sottodimensionamento, con le note carenze di agenti aggravate dai pensionamenti, l'apporto di tutte le componenti del comparto sicurezza sarà fondamentale per tutelare i territori e i cittadini".

Nicola Molteni ci ha tenuto ha sottolineare che "a fronte di una accresciuta domanda di sicurezza da parte degli italiani il governo è chiamato ad agire con concretezza. 'Strade sicure' consente un servizio di deterrenza importante, molto apprezzato dalle comunità e dagli amministratori locali, che consente alle forze di Polizia di concentrare le proprie risorse nelle attività di prevenzione, controllo del territorio e contrasto alla criminalità".

In conclusione, il sottosegretario all'Interno ha ribadito la sua idea

che "la riduzione dei militari coinvolti nel contingente ordinario dell'operazione, così come la mancata proroga dei 753 del contingente straordinario legato all'emergenza Covid, è un errore".

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