Cronache

"Tanti profughi positivi, c'è un nuovo problema varianti": l'allarme di Bassetti

L’infettivologo del policlinico San Martino di Genova invoca prudenza nella gestione dei profughi ucraini “per evitare focolai di ritorno”

"Tanti profughi positivi, c'è un nuovo problema varianti": l'allarme di Bassetti

Attenzione ai focolai di ritorno: Matteo Bassetti invoca attenzione nella gestione dei profughi ucraini. L’infettivologo, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, è tornato a parlare dell’arrivo in Italia di diversi cittadini ucraini in fuga dalla guerra, e ha nuovamente acceso i riflettori sulla percentuale molto bassa di vaccinati contro il Covid.

A confermare i timori dell’esperto, le notizie di diversi profughi ucraini positivi. “Molti sono nei Covid hotel”, ha spiegato Bassetti ai microfoni di Adnkronos, ma non è tutto: “Dobbiamo fare attenzione a queste situazione per evitare focolai di ritorno con nuove varianti”. Uno scenario che l’Italia non può permettersi, per questo motivo vietato indugiare: “Queste persone vanno vaccinate, tamponate con controlli costanti, ma soprattutto è necessario il sequenziamento dei tamponi per verificare la presenza di nuove varianti”. Necessaria la massima cautela, dunque, per evitare l’arrivo di nuove varianti. In base alle recenti stime, il 33% degli ucraini non ha completato il ciclo vaccinale contro il Covid.

Nel corso del suo intervento, Bassetti si è soffermato anche sul rialzo di casi positivi registrato nel corso degli ultimi giorni, nulla di allarmante a suo avviso. “Dobbiamo abituarci all’altalena del numero dei contagi”, ha precisato l’infettivologo. Le buone notizie arrivano soprattutto sulla malattia grave, con numeri sempre più bassi, e sui ricoverati negli ospedali: “Una quota significativa non è per Covid, ma per altro e poi si scope la positività”.

Necessario mantenere la prudenza, ma senza arrivare alla tolleranza zero della Cina. Nel Paese di Xi Jinping sono tornati di moda i lockdown in alcune città, una strategia bocciata senza mezzi termini da Bassetti: “Devono cambiare modello, passare dall'obiettivo 'zero Covid' alla mitigazione dell'impatto sugli ospedali, come abbiamo fatto in Europa.

Oggi serve la convivenza con il virus e se hai i sintomi, spesso blandi come un'influenza, stai a casa”.

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