Tempesta geomagnetica sulla Terra: rischio blackout

Una tempesta geomagnetica solare potrebbe creare blackout elettrici nei Paesi più settentrionali: l'aurora boreale si potrà osservare anche a New York

Tempesta geomagnetica sulla Terra: rischio blackout

L'agenzia statunitense National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha emesso un avviso di tempesta geomagnetica con un brillamento solare che colpirà direttamente la Terra nella giornata di oggi, lunedì 11 ottobre 2021.

Quali saranno le conseguenze

Secondo lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA, la tempesta geomagnetica potrebbe creare il blackout delle reti elettriche nelle aree a latitudini più elevate dove l'esposizione sarà maggiore: parliamo quindi di Canada ed Europa Settentrionale, per intenderci. Il fenomeno, però, è stato registrato sabato 9 ottobre quando gli scienziati hanno osservato un brillamento solare, cioé l'espulsione di massa coronale (CME) sul lato del sole rivolto direttamente alla Terra. Il lato affascinante di questa situazione è la visione a latitudini insolite dell'aurora boreale (potrebbe essere osservata anche a New York).

Coinvolti anche i satelliti

Il brillamento solare che colpisce direttamente la Terra può avere un impatto anche sui satelliti nell'orbita terrestre bassa, tant'é che viene richiesto il controllo a terra per reindirizzare i loro orientamenti. Secondo SWPC sarà una tempesta geomagnetica di categoria G2, cioé di livello moderato: si dovrebbe verificare intorno alle 12 ore degli Stati Uniti, dalle 17-18 in poi in Europa e così via per i Paesi più ad est. Gli effetti della tempesta geomagnetica dovrebbero essere osservati anche nella giornata di domani, martedì 12 ottobre.

Attività solare in aumento

Nonostante tutto, però, gli astronomi non si aspettano nessuna grave interruzione elettrica dall'evento di tempesta geomagnetica indotto dal brillamento solare. Si tratterà di eventi comunque risolvibili in breve tempo. Intanto, però, gli esperti ritengono che l'attività solare sia in aumento: l'anno scorso, una famiglia di macchie solari appena scoperta ha espulso il brillamento solare più massiccio osservato dal 2017.

Lo storico evento di Carrington

La più grande tempesta solare mai registrata è l'evento di Carrington, che colpì la Terra nel 1859 provocando un'aurora visibile nel cielo anche a latitudini molto più vicine all'equatore. Fu descritto nei rapporti contemporanei come addirittura più luminoso della luce di una luna piena. Un tale evento astronomico al giorno d'oggi sarebbe un disasto per tutte le telecomunicazioni: si stima che i danni ammonterebbero a trilioni di dollari a livello globale. Quella tempesta, infatti, causò il fallimento dei sistemi telegrafici in tutta Europa e Nord America. Di solito, gli astronomi sanno che l'attività solare aumenta e diminuisce in modo ciclico ogni 11 anni (non in modo scientifico), e staremmo entrando in una fase di periodo intenso.

Esistono numerose classi di brillamenti solari, di cui la classe X è considerata la

più intensa. Il CME di sabato è stato un evento di classe M, il secondo più forte dietro X. È noto anche come "Halo CME", poiché i brillamenti diretti verso la Terra possono essere osservati come un alone attorno al sole.

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