Terremoto, le macerie di Amatrice smaltite da ditta sotto processo

La Htr Bonifiche si difende dalle accuse: "Abbiamo documenti che dimostrano la nostra correttezza"

Terremoto, le macerie di Amatrice smaltite da ditta sotto processo

Riceviamo e pubblichiamo:

Spettabile Società ed egregi Signori, con la presente, in nome e per conto di HTR S.r.l., HTR BONIFICHE S.r.l. del Dott. Matteo BEITOJA, sono a contestarVi la natura diffamatoria e gravemente lesiva dell'articolo in oggetto rispetto all'immagine ed alla reputazione dei miei assistiti. ln tale articolo, infatti si afferma che HTR BONIFICHE s.r.l. "ha affidato le operazioni di movimento terra a un imprenditore sotto inchiesta per legami con la camorra" e che "nonostante questo è stata incaricata di rimuovere tutte le macerie provocate dal sisma nelle Marche e nel Lazio". ln primo luogor va contestato che nell'ambito del procedimento pendente innanzi al Tribunale di Firenze non è coinvolta H.T.R. BONIFICHE S.r.l. bensì HTR S.r.l. ln secondo luogo, va precisato che in detto processo H TR S.r.i. non è accusata di infiltrazioni mafiose. Infatti, le contestazioni mosse dalla Procura di Firenze non riguardano reati di mafia o camorra né alcuno dei reati e/o misure di prevenzione contemplati dagli artt. 67, 84 e 91 del Codice antimafia. Mi permetto di aggiungere che le accuse mosse dalla Procura della Repubblica appaiono del tutto infondate come si confida di dimostrare in giudizio. Infine va rappresentato che Veca Sud, impresa successivamente accusata di avere rapporti con la criminalità organizzata, aveva, all'epoca, ricevuto l'autorizzazione ad operare nella commessa AV di Firenze dalla Stazione appaltante (Italferr), la quale, a sua volta, aveva accertato dalla Prefettura di Firenze la conferma della sussistenza della certificazione antimafia. Successivamente tale impresa, che ai tempi lavorava anche su altri cantieri pubblici e non solo con HT R S.r.l., fu oggetto di indagine giudiziaria e HTR S.r.l., appena appresa la notizia, sospese immediatamente i rapporti.

A quasi quattro mesi dal terremoto che ha distrutto parte del centro Italia, il primo appalto per la rimozione di tonnellate di detriti è stato assegnato. Peccato che a occuparsi del lavoro sarà una ditta sotto processo per traffico di rifiuti e truffa.

Come scrive Repubblica.it, si tratta della Htr Bonifiche, un'azienda che per almeno due anni ha affidato le operazioni di movimento terra a un imprenditore sotto inchiesta per legami con la camorra. Nonostante questo, è stata incaricata di rimuovere tutte le macerie provocate dal sisma nelle Marche e nel Lazio. Operazione che implica lo spostamento di migliaia e migliaia di tonnellate di detriti da Accumoli, Amatrice, Arquata e dagli altri comuni devastati dalle scosse che, quest'estate, hanno provocato quasi trecento vittime.

L'impresa è stata creata nel 2003 da Matteo Bettoja che si è subito imposto nel settore ambientale, e in particolare nella bonifica dell'amianto, conquistando contratti in tutta Italia. Il più importante riguardava lo smaltimento di fanghi e terreni nei cantieri dell'Alta velocità in Toscana. Ed è proprio la procura di Firenze ad aver rinviato a giudizio la Htr e il suo fondatore. Secondo i magistrati, l'azienda avrebbe falsificato i costi: ogni tonnellata trasferita veniva fatta pagare 80 euro, ma il prezzo effettivo pattuito attraverso "accordi occulti" era di 66 euro. La differenza sarebbe stata riconsegnata in nero al committente dei lavori, il general contractor Nodavia: una truffa da diversi milioni di euro.

L'Htr Bonifiche ha inoltre deciso di affidare gran parte del trasporto dei materiali a un'impresa di Caserta, la Veca Sud di S.T. Fanghi e terreni, secondo il capo di imputazione, sarebbero stati smaltiti in strutture senza autorizzazione, con un "pretrattamento pericoloso per l'ambiente". Si tratta di parecchie migliaia di tonnellate.

Due giorni fa la Direzione distrettuale antimafia ha chiesto di processare S.T., accusandolo di essere al servizio dei Casalesi. Scrive il pm Giulio Monferini: "La Veca Sud è un'impresa sin dalle origini riferibile direttamente o indirettamente a tale organizzazione criminale, in quanto continuativamente a servizio del clan almeno dagli anni '90 per la commissione di traffici illeciti in materia di rifiuti, i cui profitti assicuravano un rilevante apporto all'associazione criminale".

Gli addebiti nascono anche dalle rivelazioni di alcuni pentiti. Tra loro, Gaetano Vassallo, considerato l'inventore del business camorrista delle discariche, che ha dichiarato: "I titolari della Veca Sud e la società stessa sono cresciuti all'ombra dello smaltimento illecito".

Non è l'unica indagine su Veca Sud. Nel 2009 la procura di Padova scoprì che i suoi camion, dopo avere trasportato in Veneto le ceneri del termovalorizzatore di Aversa, tornavano in Campania carichi di mais per produrre mangimi. In questo caso l'accusa fu di avvelenamento.

Ma la Htr si difende, attraverso l'avvocato Alessio Di Amato: "Abbiamo documenti che dimostrano la nostra correttezza.

Il rapporto con Veca Sud fu autorizzato da Italferr (la stazione appaltante, ndr) a seguito della certificazione antimafia rilasciata dalla prefettura di Firenze. Quando sono iniziate le indagini, abbiamo interrotto ogni rapporto con loro".

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