"Sgozzerò americani e inglesi". Espulso marocchino radicalizzato

Il 38enne, detenuto per reati comuni, è stato espulso oggia. Aveva guidato una rivolta di detenuti nel carcere di Ivrea minacciando di compiere un attacco nella città. In celle scritte inneggianti all'Isis

"Sgozzerò americani e inglesi". Espulso marocchino radicalizzato

Un marocchino di 38 anni è stato espulso oggi dal territorio nazionale. L’uomo era legato ad ambienti estremisti, secondo quanto fa sapere, in una nota, il ministero dell’Interno.

Il trentottenne marocchino, detenuto per reati comuni ad Ivrea, era seguito dagli investigatori nell’ambito “del monitoraggio all’interno delle carceri”. L’uomo, infatti, nel settembre del 2014 aveva guidato una rivolta di detenuti stranieri e, secondo quanto si apprende dalla nota diffusa dal Viminale, aveva minacciato di voler portare a termine “un'azione ostile nella città di Ivrea, dichiarando apertamente di voler ‘sgozzare americani ed inglesi’ una volta espiata la pena". Dalle indagini condotte successivamente dagli investigatori è emerso, secondo quanto comunica il ministero dell’Interno che "in alcune delle celle occupate dagli autori dei disordini, erano state rinvenute scritte inneggianti all'autoproclamato Stato Islamico".

Il caso dell’espulsione dell’uomo, richiama di nuovo l’attenzione sul fenomeno della radicalizzazione dei detenuti di fede islamica nelle carceri italiane. Almeno 345, come aveva riportato il Giornale, sarebbero, infatti, finora, i soggetti radicalizzati presenti nelle nostre carceri, e seimila i detenuti di fede islamica reclusi nei penitenziari italiani. E il caso che ha coinvolto il marocchino nel carcere di Ivrea, non è, infatti, l’unico del genere avvenuto nel nostro Paese. Sono noti, infatti, i casi dei detenuti islamici che nelle carceri italiane hanno festeggiato le stragi dell’Isis in Europa, o, come riportava ancora il Giornale, la presenza di 148 imam che nei penitenziari italiani, incitano i detenuti musulmani all’odio verso chi professa fedi diverse da quella islamica. Un episodio simile a quello di Ivrea, infine, c’era stato anche nel carcere di Piacenza, dove alcuni detenuti avevano dato luogo ad una rivolta, inneggiando all’Isis.

L’espulsione del marocchino detenuto nel carcere di Ivrea per reati comuni è l’ottava espulsione di un soggetto gravitante in ambienti

dell’estremismo religioso in meno di un mese. “Salgono a 140”, quindi, riferisce il Viminale nella stessa nota, i soggetti legati ad ambienti estremisti “espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi".

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