Torino, brasiliano in preda alla furia attacca vicino e carabinieri

Reso cieco dall’ira, il sudamericano ha prima aggredito il vicino di casa, reo di dovergli del denaro, e poi i carabinieri giunti sul posto per riportare la calma. Dopo aver fornito generalità false e distrutto la propria casa, il facinoroso è stato arrestato: lunedì il gip lo ha rimesso in libertà con obbligo di firma

Torino, brasiliano in preda alla furia attacca vicino e carabinieri

Momenti di tensione nella notte di domenica scorsa a Caluso (Torino), dove un brasiliano di 28 anni ha letteralmente dato in escandescenze, aggredendo un conoscente ed i rappresentanti delle forze dell’ordine intervenuti sul posto.

Stando a quanto riportato dai quotidiani locali, fra il sudamericano ed il vicino di casa era scoppiata una violenta lite a causa del figlio del secondo. Il ragazzo, infatti, non avrebbe pagato al 28enne alcuni videogiochi. La situazione è rapidamente degenerata, tanto che il brasiliano ha deciso di passare subito ai fatti. Dopo aver colpito l’uomo con un pugno in pieno volto, lo ha addirittura fatto attaccare dal proprio cane di razza pitbull. L’animale, incitato dal padrone, ha azzannato la vittima ad un braccio provocandogli una ferita.

Il gran clamore ha ovviamente allarmato gli altri vicini, che si sono affrettati a contattare le autorità locali. I carabinieri del nucleo radiomobile di Chivasso e della stazione di Volpiano hanno dunque raggiunto il condominio di viale Europa, dove si sono presto trovati ad affrontare la furia del brasiliano. Quest’ultimo, ancora nel cortile del palazzo insieme al cane, si è subito mostrato ostile nei confronti dei militari, ai quali ha fornito inizialmente false generalità, dichiarando di essere originario del Marocco. In realtà il 28enne era del tutto sprovvisto di documenti. Una volta tornato nella propria abitazione insieme ai carabinieri, in preda alla rabbia, si è scagliato contro mobili e finestre, prima di aggredire gli stessi uomini dell’Arma che stavano cercando di placarlo.

Arrestato per minacce, resistenza a pubblico ufficiale e per false dichiarazioni sulla propria identità, il brasiliano è stato condotto in caserma, dove le sue intemperanze sono proseguite.

I carabinieri sono stati costretti ad accompagnarlo al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso (Torino), perché i sanitari curassero le ferite che si era autoinferto durante i suoi attacchi d’ira. Medicato anche il suo vicino di casa, che è stato assistito nella medesima struttura ospedaliera.

Lunedì, presso il

tribunale di Ivrea, si è tenuto il processo tramite giudizio direttissimo nei confronti del facinoroso. Dopo aver convalidato l’arresto, il gip lo ha rimesso in libertà con l’obbligo di dimora.

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