Una consegna a domicilio per alcuni ospiti del Centro Permanente di Rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi a Torino ha portato ad acuirsi l’attenzione di alcuni membri del personale di polizia operativo nella struttura.
Il “corriere” di generi alimentari era un marocchino di 20 anni, tra l’altro volto già noto alle forze dell’ordine. A causa di alcuni precedenti legati ad attività di spaccio, l’africano era stato condannato all’obbligo di presentazione giornaliero presso la caserma dei carabinieri. Ecco spiegati alcuni dei motivi che, unitamente all’evidente stato di agitazione dello straniero, hanno spinto gli agenti ad effettuare un controllo approfondito della spesa portata a domicilio.
Mentre i poliziotti controllavano minuziosamente il contenuto del pacco, il marocchino continuava a passeggiare nervosamente senza mai staccarsi dal telefono.
Ad attirare l’attenzione, in particolar modo, due confezioni con 8 vasetti di yogurt alla frutta, risultati di peso decisamente superiore rispetto a quello riportato nell’etichetta. A ciò si aggiunga pure che la chiusura dei contenitori sembrava essere posticcia e decisamente poco accurata, il che ha portato a sospettare una manomissione del contenuto.
In effetti all’interno dei sopra citati vasetti sono stati rinvenuti 9 pezzi di hashish,
dal peso totale di 105 grammi.Il corriere marocchino è finito in manette per detenzione aggravata ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ed è in attesa del processo per direttissima.
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