Torino, sequestrati pugnali, armi e spranghe dal centro per il rimpatrio

Gli agenti hanno anche allontanamento dal territorio nazionale di 11 immigrati, di cui 8 tunisini e 3 marocchini

Foto di repertorio
Foto di repertorio

La polizia di Torino ha sequestrato spranghe, pugnali artigianali, corde a altro "materiale atto ad offendere" all'interno del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi, a Torino.

Il blitz è stato pianificato dopo i recenti episodi di violenza verificatisi all'interno della struttura. Uno degli episodi più eclatanti che ha fatto scattare gli inquirenti e gli agenti è avvenuto il 6 agosto scorso, quando gli immigrati hanno lanciato oggetti (parti di muri, finestre e infissi) contro il personale di polizia. Ma non solo. A seguito di questo lancio non giustificato di materiale, i profughi hanno anche appiccato un incidendio.

Ovviamente, questi fatti non sono stati ignorati e hanno portato all'allontanamento dal territorio nazionale di 11 immigrati, di cui 8 tunisini e 3 marocchini. Ora è arrivata una bonifica del territorio che ha consentito di recuperare (fra le altre cose) 4 spranghe in metallo ricavate dalla rottura delle coperture dei tetti e dalla rottura di porte e finestre, 20 accendini, 15 lamette, 7 bulloni appuntiti di circa 8 centimetri, 4 pugnali artigianali, corde annodate e un numero indefinito di pezzi di vetro ricavati dalla rottura delle finestre. Delle armi fatte in casa che possono essere micidiali.

In questa maxi operazione degli agenti, altri responsabili dei disordini potrebbero essere identificati dopo la visione delle

immagini dell'impianto a circuito chiuso. Intanto, è stato arrestato un cittadino senegalese e denunciato a piede libero un cittadino tunisino. A entrambi sono contestati i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

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