Cronache

Torino, strisce blu: per il Tar è giusto che i ricchi paghino di più

"Noi ne eravamo certi: è un principio sacrosanto contenuto nell'articolo 53 della Costituzione", ha commentato il sindaco Chiara Appendino

Torino, strisce blu: per il Tar è giusto che i ricchi paghino di più

Via libera agli abbonamenti per le strisce blu differenziati in base al reddito Isee dei cittadini. Lo ha stabilito la sentenza del Tar del Piemonte. Il tribunale amministrativo ha infatti respinto i ricorsi presentati da due cittadini torinesi che contestavano l'aumento degli abbonamenti di sosta per i residenti in base all’attestazione Isee. In particolare, i cittadini contestavano l’atto del Consiglio perché "viziato da molteplici violazioni di legge e dei principi di tipicità, proporzionalità e ragionevolezza".

La sentenza

Il Tar ha affermato che "la commisurazione della tariffa all'Isee risponde a legittime istanze di equità sostanziale, poiché consente di applicare un onere differenziato in relazione alla condizione economica dell'abbonato, per la compartecipazione al costo della manutenzione delle strade e dei servizi pubblici, senza che l'utilizzo del parametro reddituale per ciò solo tramuti la tariffa in un tributo".

La decisione adottata dalla Città"di assoggettare a tariffa progressiva l'utilizzo particolare del sedime stradale" è stata ritenuta corretta anche "in relazione all'obiettivo di diminuire il numero di automobili che circolano e parcheggiano nel centro abitato cittadino".

Il commento

La sentenza è stata commentata dal sindaco del capoluogo Chiara Appendino: "Il Tar si è pronunciato stabilendo che far pagare di più chi ha un Isee più alto è corretto.

Noi ne eravamo certi: è un principio sacrosanto contenuto nell'articolo 53 della Costituzione".

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